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Cronaca San Michele / Via Mattarana

Verona, cimitero verticale "da spostare" in Zai: ancora malumori. "Grandi opere ispirate dal denaro"

Da Fondo Frugose all'idea di realizzare il grattacielo da 35 piani alla Marangona. Il Comune vuole gli 11 milioni di euro e si studiano soluzioni con il Consorzio Zai. Il Pd: "Questo complica le cose con Ikea". Italia Nostra: "Tutto per sanare i debiti?"

La battaglia di Circoscrizione, comitati di residenti, associazioni e politici dell’opposizione in Comune sembra essere stata vinta. Almeno nel primo round per quello che è stato definito a più voci come “monumento allo scempio”. Il dibattito torna sul “cimitero verticale” che la società milanese “Cielo Infinito” aveva ideato per la zona di Fondo Frugose, a San Michele di Verona, via Mattarana. Un grattacielo alto 100 metri e con 35 piani che potrebbe ospitare fino a 60mila salme. Nelle scorse ore il Comune ha dato mandato all’assessore all’Urbanistica, Francesco Marchi, di studiarne la ricollocazione nelle aree di proprietà del Consorzio Zai, alla Marangona, compresa tra l’autoastrada A4 e la ferrovia. Per la vendita del lotto di Fondo Frugose il Comune avrebbe incassato 11 milioni di euro.

Si è già parlato dunque di arrivare ad un compromesso tra amministrazione comunale e Consorzio Zai per arrivare alla permuta delle due aree. Il presidente del Quadrante Europa, Matteo Gasparato, ha confermato quanto anticipato dalla Giunta e ora si stanno valutando le aree “idonee” all’insediamento del cimitero verticale. Tuttavia ci sarebbe anche un nodo da affrontare che riguarda lo “Statuto”, il quale vincola il Consorzio ad occuparsi di attività legate a industria e servizi (e non è chiaro se quelli cimiteriali rientrino in questa categoria). Coloro che nella maggioranza tosiana avevano espresso perplessità, come il consigliere comunale Salvatore Papadia e Giorgio Gugole della settima Circoscrizione, sono tornati sui propri passi, giudicando positivamente lo spostamento dalla zona di San Michele. Dai membri del Consorzio Zai del Partito Democratico, invece, arriva un altro attacco. Come quello, citato da L’Arena, di Giancarlo Montagnoli, secondo cui la “permuta delle aree” farebbe sembrare il Consorzio una qualsiasi agenzia immobiliare che si “preoccupa solo del valore dei terreni”. Inoltre, secondo l’esponente in quota Pd, la discussione sul cimitero verticale interferirebbe gravemente sulla “delicata fase con Ikea”.

CIMITERO VERTICALE? MIGLIAIA DI FIRME PER DIRE "NO"

Ai contrari “senza se e senza ma” si aggiunge la voce dell’associazione per la tutela del patrimonio nazionale, Italia Nostra. Il presidente provinciale, Giorgio Massignan ha spiegato che l’area accanto alla Marangona “avrebbe dovuto ospitare il Polo dell’Innovazione, con l’obiettivo di permettere all’economia di Verona di raggiungere un alto livello qualitativo e occupazionale. Di quel progetto se ne parla va dagli anni ’80, con scontri politici ed economici tra diverse lobbies. Si sono costituite e sciolte commissioni varie, si sono spesi molti soldi, sono stati incaricati e pagati vari progettisti, sono state occupate parecchie poltrone, ma dell’avveniristico progetto del Polo dell’ Innovazione non è rimasto nulla. L’idea è defunta e sostituita con l’ipotesi di un camposanto verticale. Oltre all’ennesima occasione sprecata dalla nostra città, preoccupa la totale mancanza di programmazione da parte della classe politica che ci amministra. Si ha l’impressione che le grandi scelte sul territorio siano ispirate dalle somme di denaro che il privato è disposto a devolvere alle casse comunali per poter costruire. Se questo permette di sanare, almeno in parte, la gravosa situazione debitoria della pubblica amministrazione locale, dall’altra riduce il territorio ad un accozzaglia di edifici e di funzioni che nulla hanno in comune con una equilibrata programmazione territoriale”.

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