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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Borgo Trento / Via Luigi Mercantini

Verona, "cibo di pessima qualità, capelli e corpi estranei nel piatto": nuova bufera sulle mense

I genitori dei ragazzi delle Medie "Battisti" a Ponte Crencano insorgono dopo le segnalazioni plurime di "condizioni igieniche precarie": lettera a Comune, Regione, Ulss e Provincia. I ragazzini si portano i panini da casa

“Corpi estranei e capelli nei piatti, cibo di pessima qualità”. Sono i genitori i primi che, stavolta, hanno innescato l’ennesima protesta sulle mense scolastiche. Un coro che rischia di portare ancora alla ribalta, non l’avesse già fatto, il caso Agec e il servizio di refezione nelle scuole comunali. Mentre il processo agli ex dirigenti dell’azienda è ancora in corso in tribunale, infatti, i genitori della classe “II A” delle Medie “Cesare Battisti” di via Mercantini, zona ponte Crencano, insorgono, a tutela dei propri figli. Senza mezzi termini, riporta L’Arena, hanno scelto di scrivere una lettera da inviare a Comune, Ulss 20, Nas, Regione e Provincia.

«Spesso sono stati ritrovati capelli e corpi estranei all'interno dei piatti, segno che evidentemente non vengono rispettate le norme igienico-sanitarie di base», spiega Valerio Menato, uno dei rappresentanti di classe dei genitori. «Ciò accadeva anche lo scorso anno, ma da settembre la situazione non è cambiata, così abbiamo deciso di mobilitarci, parlando anche con alcuni rappresentanti del Comune».

Già da inizio scuola, alcune problematiche sarebbero state rilevate dai genitori. Alcune mamme hanno segnalato che il cibo servito sarebbe di “pessima qualità e in condizioni igieniche precarie”. le “indagini private” avrebbero dunque accertato che la situazione sarebbe allarmante perché non si tratterebbe di casi isolati. Non un ragazzino ogni tanto, non una sola classe. Il servizio è stato affidato in appalto da Agec alla ditta "Serensissima" che da 25 anni lavora su Verona. I genitori, anche alla luce dell’aumento delle rette, sarebbero passati alla segnalazione agli organi competenti di controllo. E intanto i ragazzi, che in mensa vanno (o meglio andavano) nei giorni di rientro, il martedì e giovedì, si portano i panini da casa. Li devono però consumare durante la ricreazione perché in pausa pranzo non sarebbe permesso. E parte anche una petizione per scoprire quanti bambini sarebbero nelle condizioni lamentate dai genitori. Agec avrebbe già disposto verifiche ma il presidente Massimo Galli Righi ha precisato che non ci sarebbe "nessun caso", "nessuna bufera", dato che i genitori stanno collaborando con l'azienda nei frequenti controlli delle mense.

IN COMUNE - A Palazzo Barbieri, a inizio ottobre, era intanto passata all’unanimità l’istituzione dei Comitati di controllo per la ristorazione scolastica. Il documento prevede i criteri di composizione, organizzazione e funzionamento di due organismi: i Comitati di plesso e il Comitato di ristorazione cittadina. I primi saranno composti da tre genitori e dagli insegnanti interessati e dovranno valutare la qualità del servizio al momento della somministrazione nelle mense. Non potranno farne parte, per motivi di conflitti d'interesse, genitori che siano dipendenti comunali, di Agec, dell'Ulss 20 o delle ditte fornitrici. I genitori avranno facoltà di fare visite saltuarie e non preannunciate: saranno "formati" dal Comune e l'Ulss.  Il secondo comitato avrà ruoli di coordinamento e indirizzo.

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