rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via degli Alpini

Verona, chiudono gli altri ma l'ufficio turistico in centro riparte. Visitare l'Arena però costerà di più

Una sorpresa riguardo al monumento più visitato della città (700mila turisti all'anno) che viene confermata dal sindaco Tosi: "Dobbiamo far quadrare i conti, anche per questo le modifiche alla Casa di Giulietta". Le entrate saliranno a 7 milioni

Un fine anno 2014 a dir poco "amaro" per i dipendenti della Provincia che si occupavano degli uffici di informazione turistica e giorni di disagio per i visitatori che in città non potevano più contare di un punto di riferimento fisso. Dal 16 gennaio però, almeno in centro storico, torna un presidio "Iat" (Informazione e accoglienza turistica, appunto). Dalla mattina il sindaco Flavio Tosi e il presidente della Provincia, Antonio Pastorello, hanno annunciato e ridato il via al lavoro nell’ufficio di via degli Alpini, chiuso dallo scorso novembre. Provincia e Comune ritengono che si tratti di struttura indispensabile per la promozione della città scaligera: basti pensare che registra 230mila accessi all'anno con picchi giornalieri di oltre 2mila visitatori nei periodi estivi. Al momento, l’apertura è garantita fino a Pasqua, per dare copertura agli altri due momenti signficativi: "Verona in love" e il ponte pasquale, che solitamente presenta i maggiori afflussi primaverili.

“La città di Verona vive soprattutto di turismo, settore sul quale, dati i possibili margini di crescita, si dovrebbero poter investire risorse per offrire ai turisti servizi e informazioni – ha detto Tosi –. Purtroppo stiamo vivendo un momento di difficoltà, dettato anche da comportamenti irresponsabili del Governo che, al contrario di quanto promesso, taglia alla cieca colpendo in egual misura le Province sprecone e quelle virtuose, danneggiando settori che potrebbero portare ricchezza e creando un danno incalcolabile".

“Non potevamo essere sprovvisti dello Iat - precisa Pastorello -. Grazie ai finanziamenti della Regione, riusciamo intanto a riattivare i servizi dello sportello in piazza Bra, specialmente in vista di 'Verona in Love', fiore all'occhiello degli eventi invernali della città scaligera. Ci siamo impegnati molto per risolvere un problema causato anche dai limiti imposti dalla legge di Stabilità. In questi mesi abbiamo cercato di fare il possibile affinché, nonostante il momento difficile, il turista si senta accolto e trattato con riguardo. Dobbiamo essere aperti, disponibili e ospitali per fare in modo che i visitatori possano apprezzare la nostra città. L'ufficio d'informazione turistica dovrebbe essere sempre aperto, ma diventa fondamentale e strategico soprattutto in periodi di forte afflusso turistico, come in occasione di San Valentino e Pasqua. Riusciremo a garantire i servizi per i prossimi due mesi in attesa della creazione delle Dmo che vedranno collaborare enti e privati in uno sforzo comune. Prossimamente incontrerò i sindaci dei Comuni del Garda per ipotizzare accordi che consentano di finanziare l'apertura delle strutture e l'assunzione del personale in vista della stagione estiva”.

VEDERE L'ARENA COSTERA' DI PIU' - Una "collaborazione" che ha quindi permesso di tamponare l’emergenza che si era venuta a creare. C'è però una sorpresa riguardo al monumento più visitato e il più celebre. Viene confermata dallo stesso sindaco Tosi: "Assurdo che il Comune, dovendo far quadrare i conti, debba aumentare i biglietti dell’Arena da 6 a 10 euro o creare un nuovo percorso alla Casa di Giulietta, per recuperare risorse che saranno reinvestite per la città e per il turismo ma non sarebbero state necessarie se non ci fossero stati tagli così pesanti da parte dello Stato”.

La decisione di aumentare i ticket dell'Arena è arrivata dopo la riunione della Giunta comunale: quindi da 6 a 10 euro. Un aumento non da poco per i 700mila visitatori (stimati) che ogni anno affollano arcovoli e gradinate e che comunque garantirebbe entrate per 7 milioni di euro (a fronte degli attuali 4,2). 

Nel giro di qualche mese si dovrebbe quindi poter aprire la "Dmo" (Destination management organization, ovvero "l'ufficio di organizzazione delle destinazioni"), un nuovo organismo che riunirà enti e aziende turistiche della città e provincia per garantire servizi efficienti di accoglienza e informazione, così come previsto dalla nuova legge regionale sul turismo. L’obiettivo è sicuramente quello ovvio di incrementare il turismo, vero motore dell’economia veronese.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verona, chiudono gli altri ma l'ufficio turistico in centro riparte. Visitare l'Arena però costerà di più

VeronaSera è in caricamento