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Cronaca Autostrada A4

Verona, a 192 all'ora sulla A4: gli arriva la multa e lui "confessa". "Al volante mio nonno di 91 anni"

Un 36enne veronese rischia di finire sotto processo per false dichiarazioni. Tramite raccomandata aveva spiegato che alla guida del bolide c'era il parente. Le indagini della polizia stradale gli danno torto

A casa gli arrivò il verbale della polizia per il pagamento della multa e la richiesta di confessare chi fosse al volante quel giorno. I guai per lui, oltre al pagamento, hanno comportato la denuncia per false dichiarazioni. Perché secondo gli investigatori della polizia, sulla Porsche, c’era il 36enne veronese e non il nonno, come da lui specificato. Il nonno, che ha 91 anni, vive in Casa di riposo a Vicenza, quel giorno di aprile era ricoverato in ospedale. Secondo l’accusa sarebbe stato uno stratagemma per non farsi ritirare la patente. Spiega L’Arena che la Porsche era stata “immortalata” lungo l’autostrada A4 in territorio bresciano mentre viaggiava a 192 all’ora a fronte dei 130 di limite. L’auto è intestata al 36enne e per questo doveva fornire spiegazioni in merito alla condotta di guida. Attraverso una raccomandata però spiegò che al volante c’era il nonno materno.

Una spiegazione che non deve aver convinto appieno gli agenti della polizia stradale dato che avevano subito fatto partire gli accertamenti nei vari uffici di competenza della A4. Non c’è voluto molto per scoprire che il nonno non si trovava a bordo della Porsche ma quel giorno era stato ricoverato in ospedale a Vicenza per alcuni problemi di salute (poi risolti). Ora sarà la Procura di Brescia (competente per territorio) a decidere se avviare o meno il processo per il 36enne, accusato di falso.

DICHIARAZIONI FALSE PER NON PERDERE LA PATENTE? REATO PENALE

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