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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Contraffazione, task force per stanare il falso anche tra i "regolari"

Il Comune da' via libera alla campagna di sensibilizzazione dopo i sequestri di articoli falsi o irregolari nei mercati, perciò venduti su canali leciti. La Municipale a "scuola di raggiro"

Parte la campagna di sensibilizzazione “VeronAutentica”, per promuovere l’acquisto consapevole e contro il fenomeno delle merci contraffatte. L’iniziativa è promossa dalla polizia municipale in collaborazione con Confesercenti e Confcommercio, nell’ambito del programma di azioni territoriali anticontraffazione coordinate dall’Associazione nazionale dei comuni d’Italia, Anci, e dal Ministero dello Sviluppo Economico.

“Grazie alle attività di indagine della Polizia municipale – spiega l’assessore alla Mobilità, Enrico Corsi – a Verona non abbiamo più venditori abusivi, ma questo non significa che la compravendita di merce contraffatta sia cessata. Esiste, infatti, un mercato di articoli contraffatti ancora molto fiorente in molte zone d’Italia, in particolare quelle turistiche, e se è vero che nelle sue forme tradizionali di 'lenzuola e borsoni' è ormai dimenticato in città, è altrettanto vero che in passato sono stati sequestrati alcuni articoli falsi o irregolari nei mercati, perciò venduti su canali regolari. Importante, quindi, la collaborazione con Confcommercio e Confesercenti, che parteciperanno attivamente all’iniziativa sensibilizzando associati ed operatori economici non solo a rendere disponibili i materiali informativi rivolti ai consumatori, ma anche ad adottare comportamenti regolari e professionali”. “Il capo falso non viaggia più solo sulle spalle o nei borsoni dei venditori irregolari stranieri – commenta il vicecomandante della Municipale, Lorenzo Grella – visto che lo si può acquistare via internet, consultando cataloghi, talvolta addirittura da operatori economici regolari che, magari inconsapevolmente, mettono a disposizione articoli che non corrispondono alle aspettative dei produttori”.

La campagna informativa, che si svilupperà durante tutta l’estate, porterà alla realizzazione di un mini sito web e alla stampa di 8 mila cartoline informative, 300 manifesti e 2 mila adesivi, quest’ultimi da applicare nei negozi e sulle vetrine. Oltre alle azioni di informazione, sensibilizzazione e controllo, il finanziamento erogato, sulla base del progetto presentato ad Anci, ha permesso la realizzazione di corsi di formazione, già effettuati dal personale della polizia municipale, sulle caratteristiche degli articoli falsi e l’acquisto di alcune dotazioni tecniche e strumentali, aumentando così l’efficacia del servizio di controllo della polizia locale.

I DATI SU BASE MONDIALE - La contraffazione di merci e di marchi è un fenomeno molto esteso e riguarda quasi tutti i settori della produzione e del consumo: non solo moda, abbigliamento e accessori, ma anche alimentazione, orologeria, profumeria, occhialeria e elettronica di consumo (software compresi), giocattoli, pezzi di ricambio, medicinali (l’Oms stima che il 10% dei medicamenti usati nel mondo siano falsi con punte del 30% in Brasile e addirittura del 60% in alcuni Stati africani).
Dal rapporto realizzato da Censis e Ministero dello sviluppo economico presentato nello scorso ottobre emerge che la contraffazione e l’abuso del solo marchio “made in Italy” generi un giro d’affari di 6,9 miliardi di euro l’anno, con un mancato gettito fiscale per 4,6 miliardi, tra mancato gettito diretto e derivante negli ambiti produttivi e professionali. Il rapporto stima che se gli stessi beni fossero stati prodotto nella filiera si potrebbero generare 110 mila posti di lavoratori.

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