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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

Verona, bufera di neve a alberi sui binari: famiglia veronese bloccata 12 ore sul treno in Svizzera

Quattro residenti di Saval compiono l'odissea per ritornare a casa da Parigi: interrotti a lungo dalla notte al primo pomeriggio i collegamenti tra Italia e paese d'Oltralpe. Poi la corsa verso Domodossola, Milano e Porta Nuova

Un piccolo episodio che sfata un mito. Quello secondo cui in Svizzera è “tutto preciso, tutto sempre in regola”. Almeno in base all’esperienza di una famiglia di veronesi, rimasta bloccata in una stazione del Canton Vallese a bordo del treno che doveva riportarli a Verona, alle 8 di mattina, dopo la partenza da Parigi. C’è da dire che né lo stato d’Oltralpe né l’Italia, al cui confine si erano manifestate le cause del disagio, hanno responsabilità in merito. Il treno della tratta verso Venezia, su cui viaggiavano due coniugi veronesi di Saval con i nipoti di 15 e 16 anni, è infatti rimasto fermo dodici ore per la tormenta di neve e per alcuni alberi precipitati sui binari ferroviari. I collegamenti tra la Svizzera e l’Italia sono stati interrotti inizialmente per il maltempo e il convoglio si è dovuto fermare alla stazione di Brig, Cantone Vallese, alle tre della mattina. Poi la notizia della caduta di piante sui binari, nel tratto tra Iselle e Domodossola, ha provocato un ulteriore slittamento dell’orario di ripartenza. Secondo quanto riporta il quotidiano L’Arena, a bordo del treno di lunga percorrenza c’erano centinaia di passeggeri, la maggior parte dei quali italiani. Per i lavori di ripristino sono stati impiegati operai svizzeri e italiani e i collegamenti, che ufficialmente erano stati sospesi alle 2e30, sono ripresi solamente intorno alle 11e45. Secondo il veronese Gianni Falcone, pensionato di 76 anni:

“Ci hanno detto di rimanere sul treno, dove il riscaldamento non è un granché” … “Nel frattempo, al bar dentro i vagoni è finito tutto. Per carità, niente di drammatico, però il disagio c’è.”

Il treno è ripartito così per Domodossola, dov’è arrivato alle verso le 14.

“Appena arrivati ci hanno detto che il treno sarebbe ripartito alle 17.30 ma poco dopo è arrivato il contrordine. Ci hanno fatto sapere che quel treno non sarebbe ripartito e che per rientrare avremmo dovuto arrangiarci. Anche qui una forte nevicata e il treno al freddo. Ci hanno portato però panini e bibite. L'assistenza, va detto, è stata buona”

La strada verso casa, per trecento passeggeri, è stata così costellata dalla corsa verso il binario dov’era in partenza il treno per Milano. Dalla capitale lombarda fino a Verona: la famiglia di Saval è giunta a destinazione, a Porta Nuova, alle 20.

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