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Cronaca Oppeano / Via Lino Lovo

Verona, botte agli anziani arrivati in aiuto della donna che stava maltrattando: arrestato

Franca Bissoli, 68 anni, udì le grida della ragazza provenire da via Vivaldi e corse in suo aiuto. Il 33enne però mise al tappeto prima lei e poi il marito, Cosimo Coviello di 69 anni. Ma i carabinieri sono riusciti a scovarlo

Arrivarono in aiuto di una ragazza in difficoltà, maltrattata da un 33enne senza scrupoli che in tutta risposta li respinse a suon di pugni. 
Era il 18 maggio 2014, quando Franca Bissoli, 68 anni e residente a Vallese di Oppeano, udì le grida di una giovane in difficoltà provenire da via Vivaldi. Affacciatasi alla finestra, la pensionata non potè non notare in quale grave situazione si trovasse la vittima: completamente alla mercé di Florin Dodoloi, 33 anni, originario della Romania con numerosi precedenti penali alle spalle. Quella sera infatti Franca si diresse verso i due ma Dodoloi la colpì con un pugno in faccia mettendola fuorigioco. A quel punto però intervenne anche il marito, Cosimo Coviello di 69 anni, che si lanciò in difesa della moglie ma il 33enne riservò anche a lui lo stesso trattamento. Entrambi i coniugi furono trasportati all’ospedale di Legnago con diverse lesioni. La donna, che riportò fratture multiple al viso, fu sottoposta anche ad intervento chirurgico.
Poi, all'alba del 28 marzo 2015, i carabinieri della stazione di Zevio hanno ricevuto la notizia di un sospetto viavai di persone in un casolare abbandonato in via Lino Lovo di Vallese di Oppeano e hanno quindi deciso di controllare quello stano movimento di persone, che avveniva spesso in tarda serata e aveva come protagonisti degli individui indicati come originari dell'est europeo.
Entrati nello stabile, i militari si sono trovati davanti ad una situazione di degrado generale, con cittadini romeni all'interno accampati alla meglio. Tra questi però c'era anche il viso Florin Dodoi. Compresa la situazione, il 33enne ha tentato di fuggire dalla finestra ma è stato bloccato dalle forze dell'ordine, che gli hanno subito messo le manette ai polsi. Gli altri presenti nel casolare sono stati denunciati per ricettazione in quanto trovati in possesso della refurtiva rubata nei giorni scorsi all’interno di un’azienda ubicata a Campagnola di Zevio. Dodoi invece è stato trasportato al carcere di Montorio, dove tuttora si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria, come disposto dall'ordinanza del Gip del tribunale di Verona. 

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