Verona, boato nella notte a Villafranca: bombola nel bancomat che salta per aria. Fuga con 40mila euro
Alcuni furfanti hanno colpito alla filiale del Banco di credito cooperativo" in via Bixio, verso le 4e40. Hanno introdotto il gas infiammabile nella fessura e hanno fatto scoppiare la cassa. Indagini dei carabinieri
Il metodo "funziona". E nonostante i pericoli derivanti dallo scoppio e dal rumore, viene ancora usato. Torna a colpire la banda "dell'acetilene" nel Veronese. Intorno alle 4e40 i banditi hanno fatto saltare lo sportello del bancomat della filiale della "Banca di credito cooperativo" in via Nino Bixio a Villafranca. Il bottino ammonta a 40mila euro, prelevati dai furfanti.
L'esplosione ha causato lievi danni all'edificio. L'allarme è scattato subito ma all'arrivo delle Forze dell'ordine dei malviventi e del contante non c'era più traccia. Sul colpo indagano i carabinieri della Compagnia locale.
COME FUNZIONA - La tecnica della bombola di acetilene, un tipo di gas estremamente infiammabile che si usa per le saldature dell'acciaio, richiede una precisione al dettaglio: il gas va infiltrato nelle fessure del bancomat, e soprattutto nelle giuste proporzioni per far saltare solo le componenti metalliche, quindi basta farlo esplodere tramite una scintilla, ovviamente a distanza. Di solito si utilizza un innesco elettrico. Per i professionisti del mestiere appare "un gioco da ragazzi" o non sono rari i casi in cui ladri sono costretti a fuggire per l'elevatissimo rumore provocato dallo scoppio o per aver polverizzato il contante. Nei casi peggiori, poi, gli stessi ladri potrebbero rimanere vittime della stessa bombola.
