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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Sant'Egidio

Verona, bar "fracassoni", il Comune si fa sentire: chiusure anticipate. Entra in azione persino l'esercito

Per un mese i locali individuati dalle pattuglie composte da vigili, polizia e militari dovranno abbassare la serranda anche prima di mezzanotte. Già due nel mirino, che ora muovono i propri avvocati. Categorie divise

Bar “fracassoni”, arriva la risposta (solitamente dura) del Comune. Nel mirino è finito il “Duchi bar” di corso Porta Borsari, i cui gestori, con i propri avvocati, sono dovuti comparire in municipio per difendersi dall’accusa di avere un locale “molesto”. Il provvedimento “punitivo” prevede la chiusura anticipata a mezzanotte durante i fine settimana. Per un mese. Come segnala L’Arena anche la posizione di un altro bar è in discussione. Quella del “Le Piere” di via Sant’Egidio, i cui proprietari stanno aspettando la documentazione relativa alle contestazioni. Questi due sono i primi casi arrivati in Comune dopo la decisione di “arruolare” esercito, pattuglie della polizia e vigili per il controllo della quiete cittadina in centro storico. Ma la questione è sempre quella, da quando esistono i bar e i pub: da una parte (i residenti) si lamentano di rumori, schiamazzi e sporcizia in genere (compresi i bisogni per strada dei clienti), dall’altro “il problema non sussiste” e sarebbe comunque da certificare. Come segnala L’Arena

«Occorre un intervento drastico per far capire che certi eccessi non vengono e non verranno tollerati. La presenza fissa in Piazza Erbe delle forze dell'ordine sarebbe l'ideale per bloccare questi fenomeni. Senza scomodare l'esercito basterebbero forse i nostri vigili urbani. Questo andrebbe a tutelare anche le altre attività del centro storico che rispettano regole e orari, tutelando non solo gli abitanti ma anche le imprese stesse», commenta Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti, convinto che «la presenza della forza pubblica aiuterà gli stessi titolari dei bar a far rispettare le regole. Spesso sono gli stessi gestori a essere ostaggio di una clientela troppo esuberante. Se poi ci sarà, e deve essere verificata attentamente, la complicità del gestore, allora si dovranno prendere in considerazioni sanzioni amministrative, sempre nell'ottica della tutela di chi rispetta le regole».

Parzialmente d’accordo si trova invece la Confcommercio di Verona, il cui direttore, Giorgio Sartori, spiega che

 «Siamo al fianco dell'amministrazione quando ci sono da combattere situazioni estreme. Respingo categoricamente al mittente, invece, la posizione di chi sostiene che esista un fenomeno di degrado da bar. Elementi di disturbo esistono, certo. Ma si tratta di pochissimi casi isolati e ben individuati, che vanno sanati con provvedimenti ad hoc. Generalizzare è sbagliato e controproducente»

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