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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca via Tribunale

Verona, babysitter filmata mentre perde la pazienza col bimbo: rilasciata. "Un solo episodio"

Secondo il giudice l'arresto della 27enne veronese l'arresto è stato "illegittimo" e non si sarebbe configurato il reato di "maltrattamenti" perchè manca la "reiterazione". Scarcerata. Ma ci saranno ulteriori indagini

La mattina del 17 dicembre scorso era stata “immortalata” dalle telecamere posizionate dai genitori del piccolo che le era stato affidato. Da un po’ di tempo sospettavano che la loro babysitter non si comportasse “a modo”. La ragazza, una veronese di 27 anni residente in provincia, era stata ripresa mentre lo avrebbe lasciava piangere e scacciato dopo che lui aveva cercato (come fanno i bimbi piccoli) di aggrapparsi ai suoi pantaloni. Lo avrebbe poi preso in braccio e strattonato. Lui, di un anno, non voleva addormentarsi. Alla fine, la giovane aveva perso la pazienza e gli aveva mollato una sberla sulla testa e tre sculacciate.

Ha ammesso tutto davanti al giudice, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto dopo che la madre aveva segnalato il caso, con tanto di filmati, alle Forze dell’ordine. La 27enne, a cui sono stati contestati inizialmente i maltrattamenti, è stata rilasciata perché il magistrato ha giudicato credibili le versioni fornite dalla difesa. A motivare la decisione sarebbe stata la mancanza del requisito di “reiterazione plurima delle condotte violente. In pratica aveva tenuto un solo comportamento scorretto e non perciò non si è configurato il reato di “maltrattamenti”. Il giudice avrebbe comunque trasmesso il fascicolo alla Procura per disporre nuove indagini e fare chiarezza.

Tutto era nato nel pomeriggio di mercoledì scorso, quando la madre del piccolo si era rivolta ai carabinieri mostrando il video ripreso con una telecamera nascosta in cucina. In casa c’erano solo la babysitter e il bimbo. I genitori erano infatti al lavoro. La scelta di riprendere di nascosto l’operato della ragazza era nata in seguito ai lividi scoperti sulle braccia del bimbo. La tata, a cui vennero chieste spiegazioni, spiegò che lei non ne sapeva nulla e il piccolo molto probabilmente se le era procurato da solo, giocando. I sospetti si sono accumulati e da lì la decisione di installare la telecamera. Dopo le prove video la ragazza era stata arrestata e giovedì si è tenuta l’udienza per direttissima. Il giudice però non ha convalidato l’arresto, considerato “non legittimo” proprio dopo aver smontato le accuse. In aula lei ha fornito infine una spiegazione sui lividi. Non li avrebbe provocati “volontariamente” ed erano forse stati causati dal gioco con il girello. In tribunale, per l’udienza, c’era anche la madre che dopo la notizia del rilascio è scoppiata in lacrime. Lo spiega il Corriere di Verona, citando le parole di sfogo: “Non può cavarsela così, l’ho visto che lo picchiava, ci sono le immagini”. La ragazza seguiva il bimbo da inizio settembre. Ora si sarebbe offerta per un risarcimento. I primi sospetti nacquero tre settimane fa.

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