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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, le auto sequestrate nei depositi costano milioni. I grillini: "Comune sprecone, via ad esposto"

Per il Movimento 5 Stelle di Verona, dal 2008 al 2013, l’amministrazione Tosi avrebbe speso 2 milioni e 200mila euro, andati nelle casse delle aziende che si occupano di tenerle in custodia. A questo si aggiungono le tasse non versate, come il bollo

“Comune sprecone”. Questa l’accusa mossa dai consiglieri comunali e militanti del Movimento 5 Stelle di Verona circa il deposito dei mezzi sequestrati o fermati dalla polizia municipale di Verona. Per i grillini scaligeri, dal 2008 al 2013, l’amministrazione Tosi avrebbe speso 2 milioni e 200mila euro, andati nelle casse delle aziende che si occupano di tenerle in custodia. Uno strano modo di far girare l’economia cittadina, a detta del Movimento che sospetta che i proprietari dei mezzi paghino di volta in volta la multa per la violazione al Codice della strada ma non la cifra per la custodia. E settimane, mesi o anni di fermo costano parecchio. Soprattutto a fronte dei motivi per cui sono finiti lì dentro: guida in stato di ebbrezza, rimozioni in divieto di sosta, auto abbandonate senza targhe per strada o in aree dismesse.

Per questo i pentastellati, dopo aver snocciolato i dati in loro possesso, annunciano di voler ricorrere alla Corte dei Conti con un esposto per danno erariale: l’accusa è quella di inerzia sotto il profilo della riscossione e della demolizione dei mezzi non ritirati. In quest’ultimo caso dovrebbe essere il Comune a segnalare alla Prefettura l’evetuale distruzione delle auto. La polizia municipale da tempo ha accelerato sul sequestro di automezzi e motorini. Indicative di ciò sono i dati relativi alle ultime scoperte (dodici solo nell’ultimo weekend). Grazie a nuovi dispositivi tecnologici come il “Targa system”, inoltre, è più facile scoprire conducenti non in regola con documenti di circolazione e assicurazioni. Se scoperti “in flagrante” i mezzi vengono immediatamente sequestrati. Come spiega L’Arena,

 La spesa per la custodia dei mezzi, se questi non vengono demoliti, e se i proprietari non pagano, spettano agli organi di polizia stradale e allo Stato. Nel caso di Verona, il Comune appunto ha dovuto saldare spese di anni di custodia, visto che i proprietari non hanno pagato. Allo stesso tempo la Polizia municipale scaligera ha contestato diverse fatture con le aziende dei depositi, perché i conti non tornavano.

Altre problematiche riguardano le tasse sull’auto, che spettano alla Regione. Anche fermato e “parcheggiato” in deposito giudiziario, il bollo sul mezzo deve essere pagato ogni anno. Ma chi non paga la custodia solitamente non paga nemmeno gli arretrati. Con un considerevole ammanco sulle casse dell’ente pubblico.

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