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Cronaca Centro storico / Via del Pontiere

Verona, auto e moto intestate ad altri, nuove regole: tutti i nomi sul libretto. Multe fino 3mila 500 euro

Obiettivo della norma è facilitare l'identificazione dei responsabili della circolazione, nei casi in cui il mezzo sia utilizzato in modo continuativo da persone diverse da quelle indicate sulla carta di circolazione

Cambiano le regole per chi utilizza veicoli non propri: diventa obbligatorio annotare sulla carta di circolazione il nominativo dell'utilizzatore abituale. Entra infatti in vigore il 3 novembre 2014 l'obbligo di registrare sulla carta di circolazione il nominativo di chi lo utilizza per periodi prolungati: era originariamente previsto per il 7 dicembre 2012, ma la direttiva del Ministero dell'Interno del 6 dicembre 2012 lo aveva posticipato per la necessità di adeguare i sistemi informatici.

L'obbligo, che riguarda autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, si riferisce a tutti i conducenti, anche per le auto aziendali e con l’unica esclusione dei familiari conviventi, e va rispettato quando il veicolo sia utilizzato in modo esclusivo per periodi prolungati superiori a 30 giorni. Obiettivo della norma è facilitare l’identificazione dei responsabili della circolazione, nei casi in cui il mezzo sia utilizzato in modo continuativo da persone diverse da quelle indicate sulla carta di circolazione, rendendo così più diretta ed efficace l’applicazione delle sanzioni amministrative. Si pensi, ad esempio, a tutti i casi di decurtazione punti dalla patente. Si prova così anche a combattere l'evasione fiscale, grazie all'intestazione fittizia di veicoli, soprattutto di lusso. In quei casi era difficile arrivare immediatamente al guidatore responsabile di infrazioni. 

Dal prossimo 3 novembre chi ha la temporanea disponibilità di un veicolo a titolo di comodato o in forza di un provvedimento di affidamento in custodia giudiziale deve comparire sulla carta di circolazione. Per quel che riguarda le società, la nuova disposizione copre molti casi nei quali fino ad ora non era richiesta alcuna formalità, come ad esempio: trasformazione del tipo di società acquisizione/fusione cambio di denominazione affidamento in custodia giudiziale contratti di comodato d’uso per periodi superiori ai 30 giorni. Per i privati non è richiesto alcun aggiornamento solo nel caso in cui l'utilizzatore del veicolo sia un familiare convivente con il proprietario. Le multe vanno da 705 a 3mila 526 euro a carico del proprietario e del conducente non occasionale.

FAQ - La Municipale di Verona, per venire incontro ai dubbi di molti automobilisti, hanno compilato una sorta di "Domande frequenti" corredate di risposta. Servono a diradare i dubbi:

  1. Bisognerà recarsi alla Motorizzazione e fare annotare sul libretto il nome di chi utilizza effettivamente in modo costante la vettura di proprietà altrui? Esatto, è proprio questo l'obiettivo della norma, per facilitare l'individuazione del responsabile della circolazione.
  2. Per chi entro il 3 novembre non si adeguerà alla nuova norma sarà prevista una sanzione? La norma entra in vigore il 3 novembre e gli interessati hanno tempo trenta giorni per adeguarsi.  La sanzione minima prevista è di 705 euro (fino a 3.526 euro), oltre al ritiro della carta di circolazione.
  3. La norma ha anche effetto retroattivo? Nessun effetto retroattivo della norma.
  4. Riguarderà solo professionisti che utilizzano le auto aziendali? L'obbligo di registrare il nominativo del conducente abituale ricade non solo su professionisti e aziende, ma anche sui privati sempre con le regole di base: utilizzatore esclusivo diverso dal proprietario, per periodi superiori a 30 giorni. Autotrasportatori di persone e cose, in conto proprio o in conto terzi (perciò anche taxi e ncc) sono esclusi dall'obbligo di aggiornare la carta di circolazione.
  5. Un'auto aziendale è usata da diversi soci/dipendenti: è obbligatorio l'aggiornamento? Se non esiste un soggetto che usa l'auto in via esclusiva e personale non c'è alcun obbligo di aggiornare la carta di circolazione, sulla quale va peraltro annotato un solo nominativo.
  6. Il figlio di un imprenditore, inserito in azienda, usa l'auto aziendale ma non è l'unico: il documento va aggiornato? La carta di circolazione deve essere aggiornata solo se il veicolo è usato in via esclusiva e personale da un conducente diverso dal proprietario. In questo caso perciò non sono richiesti aggiornamenti.
  7. In famiglia abbiamo un'auto sola, che ciascuno usa a seconda delle necessità: dobbiamo fare qualcosa? I familiari conviventi sono esclusi dall'obbligo di registrare il nominativo del conducente abituale.
  8. Vale anche per le auto a noleggio? Anche le ditte di noleggio sono tenute a registrare il nominativo del conducente, qualora l'assegnazione sia superiore a 30 giorni. L'autonoleggio comunicherà il nominativo per l'aggiornamento della banca dati nazionale, ma non sarà rilasciato alcun aggiornamento della carta di circolazione.
  9. Se la società ha cambiato nome o sede, va aggiornata la carta di circolazione? In caso di fusione o modifica dell'intestatario o dei diversi dati la carta di circolazione deve essere aggiornata. Se la variazione riguarda la toponomastica (il comune cambia il nome della via) non spetta all'interessato procedere all'aggiornamento.
  10. L'obbligo di registrare il conducente abituale riguarda solo le auto? Tutti gli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi devono rispettare l'obbligo, qualora ricorrano le condizioni (vedi domanda nr. 4). Nessun obbligo per i ciclomotori.
  11. Dove si effettua l'aggiornamento della carta di circolazione e quanto costa? L'aggiornamento si richiede presso gli uffici della Motorizzazione o nelle agenzie di pratiche auto. Il costo varia a seconda del canale e dell'operazione richiesta.
  12. Chi ha l'obbligo di effettuare l'operazione? L'aggiornamento della carta di ciroclazione spetta al comodatario, cioè chi riceve il bene in comodato.
  13. Tutte le aziende sono obbligate a registrare il nominativo del dipendente che usa l'auto? Le aziende devono registrare il conducnete assegnatario solo se è concesso in uso esclusivo. Se il veicolo di servizio al rientro torna in disponibilità dell'azienda ed altri dipendenti sono autorizzati ad usarlo non c'è alcun obbligo di registrazione. Per il bene concesso in uso promiscuo o totalmente personale si configura invece l'obbligo di annotare il nominativo del reale utilizzatore sulla carta di circolazione.

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