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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Lamorgese su Verona: «È seguita con attenzione l'attività di gruppi ed esponenti della destra radicale»

La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha rimarcato la presenza dello Stato nella provincia di Verona anche nel cercare di «intercettare tempestivamente segnali di possibili condotte violente e di assicurare il rispetto più rigoroso delle disposizioni della legge Mancino»

«La rete della Digos segue con particolare e costante attenzione l'attività di gruppi ed esponenti della destra radicale» e «in questo senso si segnala che, nella provincia di Verona, il 4 marzo è stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per un anno un noto dirigente del locale movimento Forza Nuova». Sono le parole che contraddistinguono il fulcro del discorso che la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha pronunciato quest'oggi, giovedì 24 marzo, nell'aula del Senato in risposta ad un'interrogazione del parlamentare veronese Vincenzo D'Arienzo

Il senatore del Pd si era infatti rivolto così alla ministra Lamorgese: «In diverse occasioni, come molti sanno, Verona è stata teatro di iniziative di vario genere e di manifestazioni e aggressioni politiche, entrambe di stampo nazi-fascista, tali da far apparire la città come il fulcro politico di questo tipo di organizzazioni. In realtà Verona, che è medaglia d'oro al valore della Resistenza, non è una città fascista, come semplicisticamente viene ripetuto, ma viene trascinata nelle cronache di questa natura da alcuni, pochi soggetti, tra i quali io personalmente distinguo sempre le menti dalle braccia, un po' come accade dappertutto e come è accaduto anche nel caso dell'aggressione alla sede nazionale della Cgil». Lo stesso senatore Vincenzo D'Arienzo aveva poi aggiunto: «Ovviamente lei ha compiti di prevenzione e di repressione, ma serve un impegno anche culturale che non si può chiedere al ministro dell'interno e men che meno alle forze dell'ordine. Per quanto riguarda però le sue competenze, la richiesta è di capire e di sapere quali iniziative sono in campo per garantire un efficace contrasto contro questa pericolosa insidia, al fine di scongiurare il ripetersi di episodi di violenza che mettono in gioco anche la vita delle persone e di contrastare queste iniziative commemorative, rispettando nel pieno i valori della nostra Costituzione nata dalla Resistenza».

Nella sua risposta all'interrogazione parlamentare, la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha dichiarato: «Premetto che, con riguardo ai disordini verificatesi nel 2020, che videro coinvolti soggetti vicino a CasaPound, Forza Nuova, nonché tifosi dell'Hellas Verona, lo sviluppo delle indagini, tuttora in corso, ha consentito il deferimento di 15 soggetti, tra cui alcuni minorenni, per gravi reati quali devastazione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate. Venendo ora ai fatti più recenti - ha poi aggiuntno Lamorgese - in merito all'aggressione avvenuta l'8 febbraio scorso nel quartiere Veronetta da parte di alcuni militanti di CasaPound-Blocco studentesco in danno di due persone, le attività investigative hanno finora portato alla denuncia di sette attivisti del movimento, tre dei quali per delitti di lesione aggravata, violenza privata e minaccia in concorso». La ministra Lamorgese ha poi precisato che, invece, con riferimento alla «manifestazione svoltasi lo scorso 10 febbraio in occasione della "Giornata del ricordo"», nel corso del suo svolgimento, «non si sono verificati particolari episodi di turbativa dell'ordine e della sicurezza pubblica». 

In seguito, la stessa ministra Lamorgese ha sottolineato l'impegno della Digos nel passaggio citato in apertura, ricordando anche come lo scorso 8 marzo sempre nella stessa provincia di Verona «sono state eseguite perquisizioni nei confronti di 23 militanti di CasaPound, di cui due minorenni responsabili di una violenta aggressione commessa recentemente in danno di cinque minori riconducibili alle cosiddette baby gang. Gli estremisti di destra - ha precisato la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese - sono stati deferiti per i reati di lesioni personali pluriaggravate e violenza privata aggravata. Riferisco che per prevenire ulteriori criticità sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica sono stati pianificati, in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, specifici servizi di controllo ad ampio raggio sul territorio, nonché azioni di monitoraggio dei siti Internet e delle reti social, al duplice scopo di intercettare tempestivamente segnali di possibili condotte violente e di assicurare il rispetto più rigoroso delle disposizioni della legge Mancino», ha infine concluso il suo intervento la ministra Luciana Lamorgese.

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