Verona, arrestato per spaccio evade dai domiciliari per giocare alle slot machines: riacciuffato

Il desiderio del gioco è stato fatale ad un marocchino di Miloud Najem, 42 anni, residente a San Giovanni Lupatoto e già agli arresti domiciliari per violazioni in materia di stupefacenti. I carabinieri già domenica pomeriggio lo avevano sorpreso al di fuori della propria abitazione in orari non consentiti, situazione per cui sarebbe scattata una denuncia a piede libero nei prossimi giorni. Scoprirlo e intimargli di stare a casa non è servito. Sotto i fumi dell’alcol, domenica sera, si è procurato alcune lesioni ad una mano ed era quindi ricorso alle cure del Pronto soccorso. Fino a questo punto nessuna ulteriore violazione, ma una volta uscito dall’ospedale, al posto di rientrare nell’abitazione, ha ben pensato di fermarsi lungo il tragitto a soddisfare il suo desiderio di giocare alle macchinette.

Ed è proprio in un bar di San Giovanni che i militari della stazione locale lo hanno sorpreso, ancora una volta, seduto davanti ad un video-poker intento a cercare la vincita in vista del nuovo anno. Date le circostanze e le ripetute violazioni della detenzione domiciliare è scattato immediatamente l’arresto con conseguente rito per direttissima nella mattinata. Comparso davanti al giudice Raffaele Ferraro ha dovuto rispondere di evasione continuata, dal momento che gli sono state contestate entrambe le evasioni. L’arresto è stato convalidato e il processo rinviato al 5 marzo 2014, in seguito alla richiesta di termini a difesa. Gli è stata così ripristinata la detenzione domiciliare, ma con queste ulteriori accuse il nordafricano rischia di subire modifiche alla misura alternativa dei domiciliari.