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Cronaca piazza Erbe

Verona, appartamento in pieno centro storico a 400 euro al mese. Un sogno? No, una truffa

Coppia di giovani fidanzati alla ricerca di un posto in cui stare in città: lo trovano online con referente una signora che si prodiga nel sapere tutto dei futuri inquilini. Poi arriva la richiesta di denaro tramite "Escrow"

Un appartamento di 110 metri quadri, nel cuore del centro storico di Verona a un prezzo che definire “basso” sembra eufemistico. Quattrocento euro per stanze ammobiliate: due camere da letto, due bagni, balcone, più posto auto e persino la pay-tv inclusa nel prezzo. E subito disponibile. Cosa volere di più da un’offerta visibile online? Nulla. E infatti si trattava di una truffa. Questo almeno quello che sospetta la Federcontribuenti che, venuta a conoscenza dell’avviso, ha subito fatto scattare l’allarme. A finire potenzialmente nel raggiro sarebbe stata una giovane coppia veronese che non poteva credere ai propri occhi quando su internet hanno trovato l’appartamento in centro. Ad una prima richiesta di informazioni, i due hanno ricevuto immediatamente una risposta via mail, in inglese. La referente dell’affare, una donna, aveva ammesso di trovarsi all’estero per lavoro e senza tanti preamboli era passata a chiedere informazioni dettagliate sulla vita dei futuri inquilini. Si era poi detta disposta a tornare in Italia per la firma del contratto. Peccato che, andando più a fondo, la giovane coppia ha scoperto di essere stati illusi. Di più: raggirati. Come spiega il Corriere Veneto

“Per evitare di affrontare un viaggio a vuoto, la signora ci ha chiesto il deposito di una caparra, una mensilità, che lei avrebbe incassato alla firma del contratto. E ci ha chiesto di eseguire la transazione tramite Escrow” … “Dovevamo versare la caparra su un sito fornitoci in mail dalla donna, ma non conoscevamo nemmeno i suoi dati reali. E quando abbiamo chiesto maggiori informazioni, le sue richieste si sono fatte più pressanti: voleva che versassimo 800 euro entro 24 ore. Poi, all'improvviso è sparita nel nulla e non abbiamo più avuto alcuna notizia”

Della modalità “Escrow” online, ultimamente, se ne sente parlare spesso. Non di rado anche negli uffici di polizia o delle associazioni dei consumatori. Si tratta di un pagamento con acconto di garanzia nel quale l’acquirente deposita i soldi a un terzo soggetto indipendente, perlopiù agente o mediatore, che trattiene la somma fino alla firma del contratto. In molti casi, però, lo stesso agente è un complice del presunto truffatore. Lo spiega bene il presidente Massimo Paccagnella, di Federcontribuenti, sul quotidiano locale

“Escrow è solo uno dei nuovi metodi di truffa che stanno prendendo piede. É vero che in America questo sistema viene utilizzato spesso, ma è anche vero che spesso questi agenti a cui viene affidato il deposito sono società che collaborano al cento per cento con i truffatori. Una volta effettuato il pagamento, il portale si blocca o il sito risulta non più raggiungibile. Ovviamente le comunicazioni con il paventato affittuario si interrompono e i soldi non vengono più restituiti”

Non è andata diversamente ai due giovani fidanzati che se avessero depositato l’acconto richiesto avrebbero perso molto denaro. Sul caso starebbe indagando l’associazione di assistenza sui pagamenti che avrebbe già contattato ad avvisare le autorità.

CONFCOMMERCIO - L’appello di tenere alta la guardia sulle "truffe da affitti low-cost" arriva anche dagli agenti immobiliari della Fimaa-Confcommerco di Verona. “Le agenzie immobiliari – spiega il presidente della Fimaa Francesco Gentili – svolgono il ruolo di garante delle transazioni sia in caso di compravendita che di acquisto. In quest’ultimo caso verifichiamo le referenze degli inquilini e assicuriamo a questi ultimi  che chi offre il proprio appartamento abbia tutte le credenziali e le carte in regola. A norma di legge, siamo noi che registriamo il contratto per conto del proprietario. Una serie di tutele e garanzie che internet non può certo garantire: attenzione dunque, perché i grandi affari spesso nascondono insidie, anche quando si parla di appartamenti per le vacanze”.

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