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Cronaca Povegliano Veronese / Via Vittorio Veneto

Anziano si getta nel fiume per salvare due bambini che stanno per annegare

Ha sentito le grida dalla propria abitazione poco distante Vito Soffiati, 76 anni e residente a Povegliano, e subito si è lanciato in soccorso della madre in difficoltà

"Erano le 18.30, a un certo punto ho sentito delle grida. La mia casa è lungo il fiume: ero seduto in giardino, sono subito accorso. Ho visto il bimbo in acqua, che in quel punto è alta un metro e mezzo. Stava annaspando, rischiava di annegare". Così Vito Soffiati, 76 anni residente nel comune di Povegliano, racconta al quotidiano L'Arena l'episodio che lo visto vestire i panni dell'eroe. 

Giovedì, lungo la pista ciclabile che costeggia il Tartaro e che congiunge via Vittorio Veneto con via Carducci, una famiglia di extracomunitari,  composta dalla madre e i suoi tre figli di età compresa tra i 2 e i 5 anni, stava percorrendo la pista, quando il più piccolo si è infilato sotto lo steccato che lo separava dal corso d'acqua e scivolando sulla riva erbosa è precipitato in acqua. In suo soccorso è arrivata la sorellina di circa 4 anni, che però è finita a sua volta in acqua nel tentativo di salvarlo. Il terzo fratellino intanto piangeva disperato sulla ciclabile, accanto alla madre in preda al panico. 

"Sono stati attimi terribili - afferma il 76enne - vista la situazione di pericolo, non ci ho pensato un attimo. Sono uscito dal giardino e sono entrato in acqua. Per prima cosa ho afferrato il piccolo, togliendolo dalle braccia della sorellina, e poi ho messo al sicuro la bambina aiutandola ad aggrapparsi alla rete della massicciata. Quindi ho preso il piccolo in braccio e l'ho portato in salvo sulla soprastante pista. La bambina è stata brava a rimanere calma e a rimanere aggrappata. Anche se ero affaticato per lo sforzo appena fatto, sono ridisceso in acqua e sono riuscito a riportare anche la bambina, con un po' di fatica, fuori dall'acqua. Nel frattempo, però, anche la mamma incinta era entrata in acqua per cercare di soccorrere la figlioletta. Così, portati in salvo i due bambini, ho soccorso anche lei: spingendola, è riuscita ad aggrapparsi alla rete e a raggiungere il primo gradone della massicciata del Tartaro".

L'intervento del pensionato è durato circa una decina di minuti, richiedendo un grande sforzo fisico da parte di Soffiati: "Ho dovuto arrangiarmi perché in quei momenti non è passato nessuno sulla pista e sul ponticello, e le case vicine a quell'ora non erano abitate. Alla fine ho accompagnato i bambini e la madre in casa, con mia moglie li abbiamo asciugati e rifocillati. Erano molto agitati, ma li abbiamo rassicurati e dopo un po' si sono messi tranquilli. La mamma, commossa, mi ha molto ringraziato. Per fortuna nessuno di loro si è ferito, solo a me sono rimasti dei graffi sulle braccia. Quindi li abbiamo accompagnati nella loro abitazione, che è poco distante. In quei momenti mi è venuta una forza incredibile, che non pensavo di avere. Ma, dopo un'ora, pensando a quello che era successo e che sarebbe potuto accadere, ho avuto una crisi e mi sono messo a piangere. Un turbinio di sentimenti si rincorrevano nel mio animo. L'altra notte ho fatto molta fatica a prendere sonno".

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