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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Corso Porta Nuova

Verona, antiterrorismo, allerta anche nelle redazioni dei giornali. Richieste nuove misure e più uomini

Dopo la strage al "Cherlie Hebdo" la polizia invia dispozioni a tutte le questure. A Verona la Digos prenderà contatto con direttori dei quotidiani e responsabili. Prefetto e sindaco vogliono reintrodurre le "pattuglie miste" con l'esercito

Allerta antiterrorismo, si alzano le barriere anche a Verona. Nessuna città, piccola o grande che sia, si può ritenere potenzialmente estranea a pericoli imminenti, dopo la strage che ha causato 12 morti nel settimanale satirico “Charlie Hebdo” di Parigi. Da Roma il capo della polizia Alessandro Pansa e il Ministero dell’Interno hanno individuato altri obbiettivi sensibili, oltre a quelli “tradizionali” come stazioni ferroviarie e aeroporti, chiese, sinagoghe, piazze e monumenti. Le disposizioni, dato ciò che è successo, arrivano anche nelle redazioni dei giornali. Spiega infatti L’Arena che la Questura ha steso un piano in accordo con tutte le altre forze di sicurezza. In base a questo, i poliziotti del reparto Digos entreranno in contatto con i responsabili dei principali quotidiani e i direttori delle testate per conoscere quali siano attualmente le misure di sicurezza già in atto e quelle da approntare. Si parla dunque di installazione di metal detector, telecamere di videosorveglianza collegate alle centrali operative di carabinieri e polizia, ingressi “blindati”.

TERRORISMO, VERTICE IN PREFETTURA: AUMENTANO I LUOGHI SENSIBILI

Già nelle scorse settimane si era fatta viva la polemica sul ritiro e reimpiego delle “pattuglie miste” con l’esercito. Una manovra da spending review che però era stata ipotizzata prima dell’attentato parigino. Il prefetto di Verona, Perla Stancari, e il sindaco Flavio Tosi avevano perciò ribadito la necessità di aumentare i presidi ed estenderli a tanti altri obiettivi sensibili. Un altro vertice del Comitato per la sicurezza (composto da capo della questura di Verona, Danilo Gagliardi, Tosi, prefetto, comandante provinciale dei carabinieri, Pietro Oresta, della Finanza e della Municiapale) è stato organizzato per venerdì mattina. All’ordine del giorno c’è l’individuazione delle personalità veronesi più a rischio.

L’esercito ora mette a disposizione una ventina di uomini divisi su più pattuglie e per turni. Controllano l’aeroporto Catullo e la sinagoga in centro. La polizia subentra ai soldati durante la notte, e per questo il questore ha già richiesto 44 uomini in più, di modo da pattugliare più efficacemente varie zone del territorio cittadino. Inoltre avere più militari sulle strade, era stato già condiviso, permetterebbe agli agenti delle Volanti di occuparsi degli altri episodi criminosi (come furti, rapine e scippi).

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