rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Stadio / Piazzale Olimpia

Verona, "anomalie" sul progetto filobus: costi extra per 4,5 milioni. Scontro Atv-Comune-Provincia

La lettera del dg dell'azienda di trasporti rinfocola il dibattito. Il Pd chiede una commissione apposita. Venturi: "Soluzione entro sette giorni". Sel: "In ogni caso il bus sarà inefficace e lascerà a piedi molte persone"

Il gruppo consiliare comunale del Partito Democratico ha già chiesto di acquisire la relazione del direttore generale di Atv Stefano Zaninelli sul filobus e di procedere alla puntuale verifica del progetto nella commissione in Comune. “Per quanto è dato finora sapere, essa conferma, con sette anni di ritardo, quanto abbiamo sostenuto fin dall'inizio di questa assurda telenovela, ovvero che il filobus non ha le caratteristiche per migliorare il trasporto pubblico cittadino e che l'amministrazione Tosi ha gestito il progetto con assoluta superficialità e manifesta incapacità”. Non usa mezzi termini il capogruppo Pd in Consiglio, Michele Bertucco. Alla luce delle ultime modifiche al progetto, e dopo anni di discussioni, il filobus continua a far discutere. Il presidente dell’Amt, Germano Zanella, ha già richiesto una riunione urgente del Consiglio di amministrazione. Risale al 14 febbraio scorso la lettera che il dg Zaninelli aveva inviato a Comune, Amt e Provincia e nella quale si ipotizzava un rincaro del costo dell’opera di oltre 4,5 milioni di euro, all’anno. E Atv non è disposta a sborsare un solo centesimo per i presunti “conti anomali”. Il Comune ha risposto tramite l’assessore alla Mobilità, Enrico Corsi, secondo cui la maggiorazione dei costi verrà appianata tramite una serie di razionalizzazioni. In Provincia parla invece il vicepresidente Fabio Venturi, molto vicino al sindaco Flavio Tosi, che sulle pagine de L’Arena confessa di non essere sorpreso dalle modifiche dei costi:

«Buon senso vuole che i problemi si risolvano in casa e spero che da domani ci si metta al lavoro a porte chiuse per trovare le soluzioni, che, come dice Corsi, ci sono, a partire da un adeguamento del piano tariffario. Sono sicuro», afferma, «che in sette giorni i problemi si possono risolvere». Venturi, esponente della Lega e molto vicino al sindaco Tosi, dice non teme uno stop al progetto. «Ma», continua, «bisogna lavorare tutti insieme, e mi auguro che in casa Lega tutti remino nella stessa direzione». Un appunto che pare diretto sia all'assessore Mazzi, leghista che ha ribadito la decisione provinciale di non essere coinvolta nell'investimento che allo stesso Zaninelli. «La Provincia», commenta Venturi, «non vuole rischiare perdite, ma così rinuncia anche agli utili che sono convinto ci saranno. Ad ogni modo la Provincia continua a essere parte attiva nel coordinamento dell'opera, soprattutto sulla questione dell'interconnessione tra trasporto pubblico e sistema di trasporto di massa».

FILOBUS, PASSA IL PROGETTO FINALE: ECCO LE MODIFICHE. COSTERA' 11 MILIONI IN PIU'

E il Pd torna alla carica: “Con la lievitazione dei costi di gestione del filobus cade anche l'unico presunto vantaggio rispetto alla tranvia, che a detta di Corsi e Tosi era troppo costosa ma che inglobava anche i costi per la riqualificazione dei quartieri. Staremo a vedere se tale aumento sarà riferibile a un clamoroso errore di previsione del piano economico finanziario oppure a un qualche rigonfiamento dei costi. Sta di fatto che questo nuovo stop smentisce anche l'ultimo annuncio del sindaco della settimana scorsa. I turisti sono presi in giro ogni volta che consultano il sito del Comune dal quale si evince che il filobus è attivo dalla primavera del 2013”. Critiche dal quotidiano locale anche da Sinistra, ecologia e libertà, da parte del rappresentante in Provincia Giuseppe Campagnari:

«l'inefficacia del filobus, trasportisticamente pari a un autobus doppio, sarà evidente quando si prenderà atto che i punti di interscambio, alle porte della città, non potranno essere serviti e che la capacità di trasporto è insufficiente. Un esempio? Il punto di interscambio di Parona lascerà insoddisfatta un'altissima percentuale di utenza nelle ore di di punta. Tanto valeva rinforzare la flotta dei bus a metano e puntare sul sistema ferroviario metropolitano». Campagnari porta a esempio Bologna «che in un primo tempo aveva optato per un sistema filoviario, ma constata l'inefficacia ha poi investito su un sistema di tipo ferroviario metropolitano, con l'utilizzo della rete esistente. A Verona», suggerisce, «si può partire dallo studio di fattibilità sulla linea Verona-Isola della Scala-Legnago elaborato dalla Provincia nel 2009»

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verona, "anomalie" sul progetto filobus: costi extra per 4,5 milioni. Scontro Atv-Comune-Provincia

VeronaSera è in caricamento