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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Sant'Ambrogio di Valpolicella / Via Pigna

Un annuncio fa scoppiare lo scandalo sul web: "Cercasi hostess con la quarta di reggiseno"

Un'azienda di Sant'Ambrogio di Valpolicella è finita nell'occhio del ciclone in seguito ad un'offerta di lavoro pubblicata su Subito.it, ma la dirigenza fa sapere che si tratta di un fraintendimento

Una vera e propria bufera quella partita dal web e riguardante l'azienda Acram srl di Sant'Ambrogio di Valpolicella. L'azienda, in vista della fiera dell'impiantistica per l'industria alimentare Cibus tec in programma a Parma a fine ottobre, ha pubblicato sul sito Subito.it un annuncio di lavoro per reclutare le hostess necessarie all'evento, peccato che uno dei requisiti fosse possedere una "quarta di reggiseno". 

Quotidiani ed opinionisti si dividono tra chi difende a spada tratta la dignità femminile e le pari opportunità e chi invece difende il diritto dell'azienda di operare come meglio crede. Tra gli internauti invece, oltre a coloro che si sono sentiti offesi o offese dall'annuncio, c'è anche chi la prende sul ridere. 

La ditta veronese produce dal 1991 impianti di misurazione e campionamento del latte e il suo slogan è "Per noi le misure contano", ma neppure l'ufficio marketing autore di questa campagna aveva pensato di poter attirare così tanto l'attenzione. "Avevamo richiesto una ragazza con un seno in linea con lo slogan, ma non ci aspettavamo che l'agenzia scegliesse un modo così esplicito per reclutare le ragazze - ammette Maria Rosa Chesini, socia di Acram, al quotidiano L'Arena - Pensavamo che l'agenzia attingesse al suo database di modelle per scegliere quelle più adatte da proporci". A quanto pare tra le ragazze sul libro paga dell'agenzia pubblicitaria nessuna corrispondeva ai requisiti richiesti ed è stato quindi lanciato il famigerato annuncio, da molti considerato discriminatorio. Da Acram intanto arrivano rassicurazioni su fatto che non c'era "alcuna intenzione di offendere la dignità della donna". 

"Volevamo colpire, è vero, per proporci come unico produttore in Italia di strumenti di misurazione volumetrica omologati. Latte e misure, per noi, sono due parole chiave. E l'associazione di idee riporta subito al seno della donna. Ma non di una bomba sexy, bensì della madre che allatta, che grazie al suo latte fa crescere il suo bimbo". Sui manifesti andati in stampa che tappezzeranno lo stand infatti, compaiono bambini che misurano la loro altezza con il metro e mamme con in braccio il loro piccolo.

"La ragazza che sceglieremo, - prosegue la Chesini - con un seno naturale e un viso pulito, dovrà inoltre vestire non in abiti succinti, ma con una camicia o un tailleur, un abbigliamento adeguato per accogliere i clienti nello stand. Per noi non conta solo la fisicità, richiedere una modella con una spiccata femminilità non vuol dire sminuire la parte intellettuale della donna. E sinceramente, in un periodo in cui persino i concorsi di bellezza e le passerelle rivalutano anche le ragazze più in carne, non vedo tutto questo scandalo".

Alla fine quindi tanto rumore per nulla e ora l'azienda trova anche difficoltà a reclutare la modella: "È curioso, perché da quando sono scoppiate le polemiche non sono più arrivati curriculum vitae. Ma ne abbiamo comunque raccolti una quindicina e tra questi ce n'è uno che stiamo valutando. Le foto allegate, però, erano tutte da book fotografico, così abbiamo chiesto alla ragazza di spedircene alcune di vita quotidiana: non vogliamo una modella da passerella, ma un concentrato di femminilità". 

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