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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, un anno di eventi in sintesi: ecco cosa ci siamo lasciati alle spalle nel 2013

Ladri armati nelle case, omicidi-suicidi, alluvioni e grandinate ma anche la promozione dell'Hellas Verona in Serie A, avvistamenti UFO, le proteste dei "Forconi" e gli scandali nei palazzi del potere scaligero

Dall'alluvione e il maltempo in generale ai tragici eventi di omicidi passionali, fino gli avvistamenti UFO e passando per le operazioni di polizia per far scattare le manette ai polsi di bande di picchiatori che agivano "senza motivo" e di falsari. Ma anche molti scandali nei palazzi "del potere" scaligero, tra dimissioni di sindaci, vicesindaci e indagini della magistratura che hanno colpito le municipalizzate di Verona. Il 2013 è stato un anno ricco di eventi, compresa la stagione areniana e i concerti da tutto esaurito di One Direction, Ligabue, Gianni Morandi. Ecco alcuni "promemoria" a ricordare cosa ci siamo lasciati alle spalle quest'anno. E ovviamente la promozione dell'Hellas Verona...

LADRI IN CASA A FESTA - Il nuovo anno si apre con una preoccupante incursione di alcuni ladri nelle case veronesi. Durante le feste i malviventi intensificano la loro attività criminosa, approfittando di famiglie in vacanza e di orari di rientro più flessibili. Ne se qualcosa il ragazzo che a inizio gennaio ha scoperto due delinquenti a casa sua, terminando la serata all'ospedale, picchiato, contuso e con una ferita da arma da fuoco. Il giovane, 19 anni, vive con i genitori in una villetta in una zona isolata della frazione di Gazzolo d'Arcole. Aperta la porta dell'ingresso il ragazzo si è trovato davanti due sconosciuti, vestiti di scuro e con i volti coperti da cappucci. Spaventati all'idea dell'intervento delle Forze dell'ordine, i due topi d'appartamento si sono scagliati contro il ragazzo, ingaggiando una vera e propria zuffa. Tra pugni e calci il 19 enne si è ritrovato presto a subire la furia dei due delinquenti, fino a che dall'arma di uno dei due ladri non è partito un colpo. Il proiettile ha colpito in maniera superficiale il ginocchio del giovane. Ladri in fuga.

LA "BANDA DEGLI ONESTI" - Le Forze dell'ordine a marzo hanno catturato due falsari veronesi che, con stampanti comuni e pochi altri materiali, erano riusciti a produrre circa due milioni in banconote da 50 euro.  L'indagine dei carabinieri ha portato all'arresto di una persona e alla denunciata di un’altra, oltre che al sequestro di due milioni di euro in banconote false e valori bollati, anch’essi falsi. Era da tempo che l’Arma stava cercando la tipografia e sono riusciti a localizzarla: qui venivano fedelmente riprodotte banconote da 50 euro, oltre a valori bollati e timbri a secco. Ecco come agiscono i falsari e come riconoscere una banconota falsa.

"CI SONO GLI ALIENI, LI HO VISTI" - Ad aprile fa grande eco l'avvistamento di un oggetto non identificato mentre sorvola i tetti delle case veronesi. Non si contano poi gli avvistamenti registrati negli ultimi anni, che coinvolgono sia uomini comuni che astronauti, piloti, agenti segreti e chi più ne ha più ne metta. Uno degli ultimi in ordine di tempo è avvenuto a Gazzolo, una sera di aprile, e ha avuto come involontario image-5-4spettatore Davide Castellani, residente in un condominio in via Monte Rossini. "Ho visto perfettamente questo velivolo nella parte inferiore di colore nero, con sei luci lineari accese fisse" afferma Castellani ad un giornale locale "L´altezza che presumo possa essere passato il velivolo potrebbe essere attorno ai 500 metri, altrimenti se fosse di più, si tratterebbe di un velivolo enorme. Dove vivo e dov´è passato questo Ufo è il quartiere a sud della chiesa parrocchiale di Gazzolo, direzione ovest - est, cioè da Verona in direzione Vicenza. È passato perpendicolare al mio stabile, con una velocità costante e lineare. Non faceva rumore né fruscio, né ha lasciato dietro di sè scie. Lo stato del cielo in quel momento era normale, piatto, limpido, senza nessuna interferenza che mi abbia lasciato dubbi. La velocità poteva essere quella di un aereo passeggeri o uno da turismo. Da quando ho scorto l´alone luminoso ad ovest, al momento nel quale è passato sopra il mio terrazzo sono passati meno di 10 secondi. Ma gli avvistamenti sono stati in realtà molti. Ecco gli ultimi registrati.

HELLAS VERONA, SI TORNA IN SERIE A - Dopo 11 anni di assenza dal calcio che conta, l'Hellas Verona torna in Serie A. Al Bentegodi il match contro l'Empoli a maggio finisce 0-0 dopo una partita che ha visto le due squadre attente più che altro a non prendere gol per portare a casa quel punto che faceva comodo ad entrambe. Una promozione che la squadra ha dimostrato di meritare durante tutto l'arco del campionato in B, dove ha saputo affrontare e superare i momenti di crisi. Ma questa è anche una vittoria del pubblico di Verona, che ha sempre mostrato l'affetto verso la squadra anche durante gli anni bui della Lega Pro. La festa è durata giorni, in piazza Brà, nell'anno dei 110 anni dalla fondazione della società gialloblù.

METEO FOLLE - A maggio città capoluogo e provincia sono state lettarlmente tempestate dal maltempo. Le previsioni meteo relative alla giornata del 3 maggio non erano certo incoraggianti, ma nessuno aveva previsto ciò che poi si è abbattuto sulla provincia scaligera nel pomeriggio: in pochi secondi dal cielo sopra Verona sono infatti caduti enormi chicchi di grandine, ennesimo esempio di questa primavera che, almeno sul fronte meteo, si sta rivelando sempre più burrascosa. La violenta e improvvisa precipitazione si è abbattuta sulla città intorno alle 17.30. Il maltempo, con trombe d'aria, si è abbattutto soprattutto sull'Emilia. Nel Veronese, a Castel D'Azzano e Vigasio, dove sono caduti alcuni chicci grandi come palline da tennis. In città si sono registrati danni a migliaia di autovetture, che in pochi secondi si sono ritrovate la carrozzeria irrimediabilmente ammaccata. I meno fortunati hanno subito danni ben più gravi, visto che, data l'incredibile dimensione dei chicci che in alcuni casi erano grandi come prugne, alcune auto si sono viste addirittura i cristalli distrutti.

Pochi giorni dopo, ha colpito la pioggia, e a Monteforte d'Alpone, sembrava di essere ripiombati nell'incubo del 2010: il centro storico si è di nuovo allagato. Una piscina di fango e acqua piovana si è formata tra via Matteotti e via De Gasperi. In via 27 Aprile l'acqua ha invaso anche gli scantinati, facendo montare la rabbia dei cittadini, che da due anni vivono nel terrore e devono munirsi di paratoie per sbarrare porte, portoni e finestre. Ma la situazione era drammatica un po' ovunque. Nonostante non siano arrivate ai livelli di Monteforte, anche San Bonifacio e Soave hanno subito qualche allagamento, mentre a Isola della Scala, Nogara e Gazzo si sono svuotate le risaie perchè sono stati abbattuti i muretti di contenimento.

"BRUTALI, SENZA PIETA', SENZA MOTIVO" - Sconvolge, a luglio, l'ultima operazione di polizia ai danni di una banda di sinti, residenti in un campo nomadi appena fuori città. Sei le ordinanze nei confronti di persone accusate di lesioni plurime aggravate e tentato omicidio. Sei, per il momento, le vittime accertate della banda, tutte finite all'ospedale, tra cui uno per l'affondamento della scatola cranica con una mazza da golf.

I feriti peggiori sono stati tre giovani che, stazionavano fuori da un bar: uno di loro è stato assalito mentre stava andando alla sua macchina e gli altri due, che hanno tentato di soccorrerlo, hanno ricevuto una scarica di bastonate, pugni, calci dagli aggressori che si sono serviti, senza risparmiarsi, di una mazza da golf, spezzatasi poi in due per la violenza con cui è stata usata. Tutta la banda, compresi due latitanti, è finita in manette nel giro di pochi giorni.

STRANGOLATA E ACCOLTELLATA A MORTE - La città boccheggiante per il caldo, a ridosso di Ferragosto, si desta improvvisamente per un efferato assassinio commesso da uno stimato giovane avvocato veronese. Della sue ex ragazza, Lucia Bellucci, 31 anni, si erano perse le notizie lda alcuni giorni ed erano subito scattate le ricerche dei carabinieri. Il giallo sulla scomparsa ha ben presto lasciato spazio all'orrore di un cadavere. E' infatti il corpo di Lucia, originaria di Pergola, provincia di Pesaro-Urbino, quello ritrovato dai vigili del fuoco e dai carabinieri in via Verde da Salizzole, a Verona. Il cadavere è stato ritrovato sul sedile posteriore dell'auto, all'interno di un garage condominiale nel quartiere Borgo Roma. E' stata strangolata e pugnalata a morte. Due i fendenti che l'hanno fatta soccombere. Ad ucciderla è stato il suo ex fidanzato, Vittorio Ciccolini, avvocato veronese di 44 anni, con il quale aveva avuto una relazione di un paio di anni.
L'uomo è stato catturato dai carabinieri a poche ore dal ritrovamento del cadavere. Era sui bastioni, dove si aggirava in evidente stato confusionale. Ha confessato.

DRAMMA IN FAMIGLIA - Un altro fatto di sangue, a settembre, ha sconvolto la comunità di Dossobuono di Villafranca. Un uomo, Paul Ciprian Stroiescu, 31enne di origine romena, ha accoltellato con una lama da cucina la moglie 29enne, Maria Roxana. Una violenta lite in casa, scoppiata a causa della gelosia. Dopo averla ferita ai polsi ha aperto i rubinetti del gas del fornello. "Voleva fare qualcosa di eclatante", dicevano i carabinieri, "ma era fuori di se'. Subito dopo aver aperto il gas è fuggito". Una fuga disperata, la sua, per scampare all'arresto delle Forze dell'ordine. Secondo alcuni testimoni, il 31enne, esagitato, sarebbe entrato in un edicola chiedendo informazioni sugli autobus. Avrebbe poi sollecitato il negoziante a chiamare un taxi ma poi sarebbe uscito senza attendere l'auto. L'uomo avrebbe così percorso un chilometro circa in direzione Alpo. Ha superato la recinzione del cavalcavia sull'autostrada A22 e si è gettato dal parapetto contro un camion. 

LA CRISI E LA FOLLIA - Verso fine ottobre Arcole è sconvolta da due eventi ravvicinati e dolorosi per vittime e propri cari. Il primo, risale al 24 ottobre e coinvolge un imprenditore e due sue ex impiegate. Quest'ultime avevano deciso di aprire un'attività concorrente a quella dell'uomo, nel campo dell'intermediazione dei cereali. Lui non lo accettava. In più gli affari non gli andavano bene e riteneva che l'iniziativa portasse guai. Così la due donne sono state accoltellate dall'ex datore di lavoro, che poi è fuggito. Inizialmente ricercato dai carabinieri, l'uomo ha deciso di impiccarsi e il suo corpo è stato ritrovato in un casolare a San Zeno in Valle, frazione di Villa Bartolomea, dopo la fuga a bordo dell'auto di una delle due vittime. Le due donne, Chiara Signoretto di 42 e Debora Milani, 44, si erano date appuntamento con l'uomo, Massimo Sivieri, broker finanziario di 52 anni e titolare della Italbroker Sas di Caldiero, per risolvere alcune questioni legate alla nuova società che volevano aprire.

MASSACRATI CON COLTELLO E TIRAPUGNI - Rissa e brutale pestaggio per "futili motivi". Sono queste le accuse di cui, ad ottobre, si sono macchiati quattro uomini, di età compresa tra 33 e 44 anni. Prima hanno rischiato di investire una coppia di pedoni con l'auto e poi, forse infuriati dal "gesto" di uno dei due, hanno deciso che dovevano essere "puniti". Così sono scesi e hanno aggredito i giovani con pugni e un coltello. Hanno sfogato tutta la loro rabbia su quei due pedoni "irrispettosi" e poi sono fuggiti. I quattro responsabili sono stati tutti arrestati poco dopo, tra vicolo Corticelli e piazza Bra, nei pressi di un luogo divenuto tristemente famoso per l'aggressione a Nicola Tommasoli, 5 anni fa.

TERREMOTO ALL'AGEC - Ottobre è però anche il mese del più grave scandalo sulle municipalizzate del Comune di Verona, che pure erano state al centro di dibattito su presunte Parentopoli e assunzioni sospette. La bufera ha coinvolto l'Agec, l'azienda che gestisce il patrimonio immobiliare del Comune di Verona. La guardia di finanza ha eseguito nove arresti nei confronti di otto funzionari e un imprenditore. Quest'ultimo è un imprenditore di Bressanone, provincia di Bolzano, che opera nel settore immobiliare. L'indagine ha preso il via il 25 ottobre dello scorso anno in seguito all'esposto presentato dall'allora presidente dell'Agec, Michele Croce, poi sostituito ai vertici dell'azienda. Il giudice per le indagini preliminari, Paolo Scotto di Luzio ha firmato i provvedimenti che hanno portato in carcere il direttore generale di Agec, Sandro Tartaglia, il direttore per i servizi istituzionali, Stefano Campedelli, e la dirigente per l'area legale Francesca Tagliaferro oltre all' imprenditore Martin Klapfer. Per altri cinque funzionari sono stati disposti gli arresti domiciliari. Le ipotesi di reato sono peculato, corruzione, abuso d'ufficio, turbata libertà in procedure d'appalto e falsità in atti. L'indagine si riferisce in particolare agli appalti per il servizio di refezione scolastico nel periodo 2010 2013, per un ammontare di 28 milioni di euro e per il successivo triennio sino al 2016 e la realizzazione di alloggi residenziali pubblici nell'area Fondo Frugose nei pressi di San Michele Extra.

TRAGICO SCHIANTO AD ARCOLE - Il primo weekend di novembre Arcole assiste ancora ad un drammatico evento: un incidente stradale ad una rotonda si porta via quattro giovanissime vite e una ragazza riporta gravissime ferite e rimane in coma per giorni. E' l'unica superstite della "tragedia di Arcole". A provocare l'incidente, il 9 novembre, è stato Roberto Tardivello Rizzi, camionista residente a Veronella, risultato poi in stato di ebbrezza, che con la sua Audi A3 è piombato frontalmente sulla Golf che stava percorrendo una rotonda sulla strada provinciale 6 in località Macia, a bordo della quale si trovavano i cinque ragazzi. Enrico Boseggia, il guidatore della Golf che avrebbe compiuto 20 anni il 18 dicembre, Nico Bottegal, 18 anni residente in via Tosini a Veronella, e Anna Koudiakov, 18 anni residente in via Mabil a Cologna Veneta, sono morti sul colpo. Michael Casarotto, 17 anni e residente in via Leopardi a Zimella, è arrivato in condizioni disperate all'ospedale di Borgo Trento e si è spento dopo due giorni. Il quinto passeggero, Sara Sinigallia di 16 anni, di Veronella, è stata ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Civile Maggiore di Verona. E' uscita dal coma dopo diversi giorni.

Novembre è anche protagonista di un nuovo scandalo per la Giunta comunale retta dal sindaco Flavio Tosi. Il suo braccio destro e vicesindaco, Vito Giacino, anche assessore comunale all'Urbanistica, ha rassegnato le dimissioni. Ad annunciare la decisione di Giacino è stato lo stesso sindaco Flavio Tosi, che si è visto consegnare a mano una lettera dallo suo stesso vice. Le motivazioni sarebbero proprio legate al presunto scandalo che lo coinvolge assieme alla moglie. L'indagine era nata dalla missiva anonima nella quale un "Corvo" aveva lanciato accuse su presunte consulenze professionali tra la moglie, l'avvocato Alessandra Lodi, e pratiche per concessioni di lavori pubblici.

A DICEMBRE - L'ultimo mese dell'anno è costellato dalle proteste dei "Forconi" e del coordinamento "9 dicembre". All'insegna dello slogan "un giorno, una settimana, un mese. Non siamo qua per perdere una giornata di lavoro, ma per lanciare un segnale forte" i manifestanti, circa 300 hanno cominciato a presiedere l'area nei dintorni del casello di Soave della autostrada A4, bloccando transito in entrata e uscita e distribuendo volantini. "Basta privilegi, basta casta e pensioni d'oro che c'è gente che muore di fame anche qui, nel ricco Veneto. Deputati, senatori, tutti fannulloni e ladri. Ci stanno rovinando". Sono comparsi, appunto, anche in Veneto, i presidi del movimento che si richiama alle proteste dei "Forconi", la galassia di movimenti contro il Governo e anti-europeisti. In realtà, ad unirisi in coordinamento e organizzare le manifestazioni su tutto il territorio italiano, sono gli attivisti di "Life - Liberi imprenditori federalisti europei". Da Soave, nel corso dei giorni, per un presidio che rimane tutt'ora e che ha come quartier generale un tendone riscaldato nel piazzale del parcheggio vicino al casello di Soave, le proteste si sono spostate, nel susseguirsi dei giorni, fino in centro a Verona, sotto la sede Equitalia, ma anche per le vie di Soave, San Bonifacio e Soave.

LE FOTO DELLE PROTESTE DI SOAVE DEL MOVIMENTO "9 DICEMBRE"

La protesta dei "Forconi" si sposta da Soave alla sede di Equitalia di Verona - Le foto

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