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Cronaca Pastrengo / Via XXX Aprile

Verona, ammazzato con due fucilate mentre sta rientrando a casa: terrore in piazza a Pastrengo

Indagini in corso per il sanguinoso evento della notte. Un operaio albanese di 42 anni è stato ucciso in via XXX Aprile con colpi al torace e nuca. Allarme dai cittadini dopo gli spari. Scientifica sul posto

Terrore e sangue nella notte, in una piazza veronese. I carabinieri di Peschiera del Garda sono dovuti intervenire a seguito della chiamata di alcuni cittadini e residenti allarmati. Verso le 23e20 alcuni spari hanno infatti echeggiato nelle strade di Pastrengo. In via XXX Aprile è stato poi ritrovato un uomo, Alban Lilaj, riverso a terra senza vita e con alcune ferite da arma da fuoco sul corpo. Sul posto, oltre agli uomini della Compagnia di Peschiera, anche quelli della stazione locale e un equipaggio di Verona Emergenza.

Dalla descrizione compiuta dagli investigatori, pare che l'uomo sia un 42enne di origine albanese di professione operaio e che in passato aveva avuto qualche piccolo problema con le Forze dell'ordine. E' stato raggiunto da due fucilate mentre faceva rientro a casa. I rilievi compiuti nelle vicinanze hanno permesso di accertare due rosate di pallettoni, alcuni dei quali conficcati nella porta di casa, al civico 28. L'uomo stringeva in mano le chiavi. E' stato raggiunto all'altezza della scapola destra e alla nuca. E' morto sul colpo, dunque, senza vedere il suo omicida. Inizialmente si sospettava che fosse morto per l'esplosione di alcuni colpi di pistola.

Non è ancora chiara la dinamica dell'omicidio, in particolare se la vittima sia stata vittima di un agguato e quindi in seguito a regolamento di conti. Indiscrezioni indicano che si fosse separato da poco, avesse un figlio e che fosse residente in Italia da una decina d'anni. La sua compagna, di origine argentina, era tornata in patria portando con se' il bimbo di sei mesi e lui, a quanto pare, nel frattempo aveva avuto altre relazioni. Nel suo passato lontano sono emersi piccoli precedenti per droga. I carabinieri stanno provando a sentire eventuali testimoni. A quell'ora il bar, situato poco distante, era ancora aperto ma nessuna persona all'interno ha riferito di aver visto alcunchè. Uditi gli spari i clienti sono usciti e poi è scattata la chiamata d'allarme. Anche i residenti hanno parlato di due "botti" e quando hanno aperto la porta hanno visto il corpo a terra, circondato dal sangue. Il 42enne lavorava da nove anni come manutentore alla "Continental Nord" ditta di produzione di macchinari per le estrazioni minerarie poco distante da Pastrengo. "Era una persona gentile - spiegano - si scambiava qualche saluto e qualche parola. Sembrava felice di aver avuto un figlio dopo i vari tentativi con la compagna. Lei aveva perso un bimbo durante le precedente gravidanza".

Probabile, sospettano gli inquirenti, che l'assassino lo stesse aspettando da tempo e che si fosse nascosto in un vicoletto dietro casa, sfruttando il buio. Sul posto è intervenuto, oltre ai carabinieri e alla Scientifica che ha compiuto i rilievi, anche un equipaggio dei vigili del fuoco per fornire illuminazione ausiliaria con fotoelettriche e ripulire l'area, e l'automedica del 118. Il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso.

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