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Cronaca Borgo Nuovo / Via Archimede

Verona, l'amica va al lavoro e l'uomo di casa la picchia e costringe al sesso orale

Serata terrbile nell'appartamento che condividevano in quattro. Con l’accusa di violenza sessuale un ragazzo di origine tunisina di 24 anni, è finito in carcere ed è stato condannato a tre anni e otto mesi di reclusione

Aveva confessato tutto all’amica, con la quale divideva l’appartamento in cui soggiornavano anche una bambina e un giovane di 24 anni. Lei, brasiliana di 26 anni, era stata costretta a subire palpeggiamenti e obbligata ad un rapporto orale dall’unico uomo in casa. Ed è con l’accusa di violenza sessuale che il ragazzo di origine tunisina, Hamza Manai, è finito in carcere, il 16 marzo di quest’anno. Lunedì è stato condannato a tre anni e otto mesi di reclusione dal giudice per le udienze preliminari Rita Caccamo. Secondo la testimonianza della giovane, rilasciata alla polizia, il 24enne era su di giri, la sera precedente. Ubriaco. E molesto.

Aveva cominciato a chiamarla con il nome dell’amica e poi si era spinto oltre. La bloccava per la casa e la palpeggiava. Al culmine della libidine violenta l’aveva picchiata a schiaffi e morsa. All fine anche costretta ad avere un rapporto orale. Era la prima volta, a quanto pare, che succedeva. Lui, per stessa ammissione della vittima, si era sempre comportato bene. Educato e gentile, come spiega L’Arena. Ma quella sera di marzo aveva bevuto e aveva sfruttato l’assenza della padrona di casa, via per lavoro, per spingersi oltre con la ragazza brasiliana. Dopo la violenza lui si era calmato ed era andato a letto, come nulla fosse successo. A chiedere conto del suo comportamento, il giorno dopo, è stata prima la donna, amica della vittima, e poi la polizia. Il giovane, dopo l’arrivo della pattuglia, era stato denunciato e arrestato.

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