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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, altra tegola su Report, anzi quattro: la moglie di Tosi presenta sfilza di querele per diffamazione

Salgono a 14 i procedimenti presentati da più personaggi tirati in ballo dalla trasmissione di Gabanelli e Ranucci per quanto emerso durante la puntata di aprile: "Mai accaduta una cosa così. Un record persino per la Rai"

Nuova tegola su “Report”. Anzi due più due che fa quattro. Questo il numero delle querele presentate dalla moglie del sindaco Flavio Tosi, Stefania Villanova contro la trasmissione televisiva di inchieste giornalistiche in onda su Rai3. Un altro pesantissimo strascico della puntata “L’Arena” andata in onda il 7 aprile scorso sui casi di presunto malaffare che sarebbero in corso da tempo in città, in ambienti politici e finanziari. Nel mirino della Villanova (che risulta separata dal primo cittadino scaligero) sono entrati i due “artefici” della trasmissione, la conduttrice Milena Gabanelli e il già pluriquerelato Sigfrido Ranucci, oltre alle persone che avrebbero architettato il piano per farlo “cadere in trappola” registrandone le conversazioni di nascosto, Sergio Borsato e Massimo Giacobbo. Ne ha dato notizia lo stesso giornalista Ranucci che ora conta 14 querele sul groppone. Una cosa “mai capitata prima”, una “assurdità” per la “messa in onda di un servizio durato poco più di 30 minuti”, avrebbe ammesso sulle pagine del Corriere Veneto.

Stefania Villanova si è detta diffamata da quanto emerso durante la puntata. Il quotidiano locale spiega che a farla infuriare sarebbe stata la ricostruzione di Borsato in merito alla presunta consapevolezza di “come girerebbero le tangenti” negli ambienti leghisti, passando a citare l’azienda francese Siram specializzata in appalti con gli ospedali e che secondo l’ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito “avrebbe pagato mazzette a persone vicino a Tosi”. Ranucci spiegò dunque che Siram e sindaco di Verona hanno sempre smentito ogni affare (Tosi in particolare si era lasciato andare ad uno sfogo duro contro Belsito) ma che comunque la Procura di Milano stava indagando sul caso. Dopo aver citato Tosi e l’azienda francese, però, Borsato avrebbe tirato in ballo pure la moglie di Tosi, dirigente del settore Sanità della Regione Veneto. Spiega il quotidiano locale, riportando le dichiarazioni di Borsato a Ranucci (quest’ultimo si dissociò dalle allusioni):

«Se tu vai là e metti il naso sui conti, ti ritornano. E cominci ad aprire il vaso, altro che il vaso di Pandora. Ti esce anche il coniglio..» .

Alla fine il giornalista ha fatto un po’ di conti: 14 querele tra Verona, Roma, Venezia e Padova (dove si tenne il primo incontro registrato di nascosto). Un “record persino per la Rai”, avrebbe commentato Ranucci che negli scorsi giorni ha vinto un primo round contro Tosi che l'aveva querelato a sua volta: il pm aveva chiesto e ottenuto l'archiviazione del caso. Stessa richiesta avanzata nell'ambito della denuncia per diffamazione presentata dall'ex comandante della Finanza di Verona, il colonnello Bruno Biagi. Lì si attende ancora la decisione del Gip.

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