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Cronaca Borgo Venezia / Via Montorio

Verona, brutta stagione e pioggie. Incubo alluvioni a Montorio: "Nulla è cambiato"

Il Pd: "Le operazioni di manutenzione hanno ripristinato l’alveo del torrente Squaranto alle condizioni in cui si trovava prima dell’esondazione, ma non hanno affatto eliminato il pericolo. E manca la mappa delle zone a rischio"

L'estate sarà solo un ricordo dopo questo weekend. Arriva l'autunno: freddo, vento. E pioggia. Proprio le precipitazioni abbondanti, ormai in tutto il Veronese, sono diventate una piaga. Appena si supera una certa soglia non è raro trovare strade e campi allagati. A preoccuparsi, nonostante gli ultimi interventi di manutenzione di canali e argini, sono soprattutto i cittadini di Montorio. Lancia un nuovo allarme il capogruppo Pd dell'ottava Circoscrizione, Roberto Fenzi e il segretario de circolo del quartiere, Luca Battisti.

"Va riconosciuta - spiegano i due esponenti di centrosinistra - l’utilità dell'intervento di manutenzione realizzato sul torrente Squaranto da parte del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta. Ma per dare risposta alla preoccupazione che il ritorno della brutta stagione sta riaccendendo tra i cittadini di Montorio, in particolare quelli che hanno già subito danni durante la piena di maggio, sarebbe stato opportuno ascoltare dal presidente della Circoscrizione, Dino Andreoli, e dal presidente del Consorzio parole meno vaghe circa l'iter e le tempistiche richieste dalle opere strutturali necessarie a mettere il territorio e i cittadini al riparo dagli effetti di nuovi simili eventi disastrosi. Si deve osservare, infatti, che le operazioni di manutenzione hanno ripristinato l’alveo del torrente Squaranto alle condizioni in cui si trovava prima dell’esondazione, ma non hanno affatto eliminato il pericolo che sta all’origine di nuove possibili esondazioni. Rimane ancora da definire tutto il sistema di prevenzione".

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Continuano gli esponenti Pd: "Come asserito da alcuni studi ormai arcinoti dell’Autorità di Bacino, il pericolo maggiore deriva dall’inadeguata portata del torrente, che va rafforzata con adeguate opere idrauliche da coordinare tra Consorzio e Servizio Forestale della Regione. Il presidente del Consorzio dovrebbe sapere che i cittadini sono stanchi di pagare le tasse per poi sentirsi poi dire che le opere non si possono fare perché mancano i fondi o perché manca il coordinamento tra gli enti. E in caso di nuova esondazione, quanto costerebbero gli effetti disastrosi della mancate opere di sicurezza? Andreoli sa invece benissimo che la Protezione civile è in attesa che la Circoscrizione trasmetti la mappatura delle zone a rischio della Circoscrizione, ma la commissione Sicurezza presieduta da Lucio Tosi che dovrebbe svolgere proprio questo lavoro non è ancora stata convocata. La Commissione Sicurezza dovrebbe inoltre dare alla Protezione civile indicazioni in merito alle sedi operative e alle persone di riferimento in caso di nuova emergenza e condurre azioni di formazione e informazione sul territorio".

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