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Cronaca Centro storico / Via del Lanciere

ALLARME BOMBA IN TRIBUNALE: Pacco passato ai raggi x. "Nessuna pista esclusa"

Il finto ordigno non è ancora stato rivendicato, ma appare ormai evidente come si sia trattato di un falso allarme fatto scattare solo come intimidazione. All'interno dello zaino c'erano batterie e fili elettrici

E' scattato da pochissimo tempo un nuovo allarme bomba all'esterno degli uffici giudiziari di Verona. Sembra che un pacco sospetto sia stato trovato in via del Lanciere, dietro al tribunale scaligero. Sul posto al momento si sono recati i militari dell'Arma dei carabinieri. Secondo la Questura scaligera, comunque, si tratterebbe appunto di un pacco sospetto, che proprio in questi attimi sta venendo esaminato dal personale specifico dei carabinieri. La paura è quella di un nuovo caso di intimidazione anarchica simile a quanto avvenuto nei giorni scorsi a Torino e a quanto capitato mesi fa proprio a Verona, quando un pacco esplosivo è stato consegnato negli uffici di Equitalia.

LA SEGNALAZIONE - Stando a quanto riferiscono i carabinieri di Verona la segnalazione è arrivata intorno alle 14 da parte di una donna che, recatasi in via del Lanciere per recuperare l'auto che aveva parcheggiato in zona, ha notato due involucri, grandi come un pacchetto si sigarette, fasciato con il nastro adesivo nero da elettricista, lasciati appesi al cancello perimetrale del tribunale. Proprio i cavi, apparentemente componenti elettrici, hanno suscitato immediata allerta nella donna che ha quindi provveduto a segnalare la cosa alle autorità. Sul posto, come anticipato, si sono recati i carabinieri, accompagnati dai vigili del fuoco e dagli artificeri della polizia dell'aeroporto Catullo, oltre che dalla stessa squadra scientifica dell'Arma, che hanno esaminato il pacco attraverso un apparecchiatura a raggi x. Sono intervenute tutte le altre forze dell'ordine che hanno impostato un cordone di sicurezza, bloccando la circolazione in tutto l'isolato.

FALSO ALLARME - Gli artificeri sono riusciti a scoprire cosa contenesse il pacco sospetto: all'interno del presunto ordigno si celavano batterie e fili elettrici, esposti volutamente per procurare un allarme cittadino. L'atto è quindi una semplice intimidazione, che non manca però di allarmare l'amministrazione e le autorità scaligere. Il pacco bomba al momento non è stato rivendicato da nessun gruppo. Il colonnello Pierpaolo Mason, dei carabinieri di Verona, spiega come l'allarme ora sia completamente rientrato ma, come sempre in questi casi, ora il rischio è quello dell'emulazione: in molti, infatti, potrebbero decidere di seguire questo pessimo esempio e tentare un altro "scherzo" di cattivo gusto in un altro punto della città. Ora i carabinieri stanno cercando di scoprire chi siano i responsabili, facendo affidamento proprio agli investigatori della scientifica.

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