"Abusi sessuali sulla nipotina". Questa l'accusa con il quale un 62enne veronese era stato condannato a sei anni di reclusione. Secondo la Procura avrebbe approfittato del fatto che la bimba si era trasferita a casa sua assieme alla madre, di fatto la nuora, dopo la separazione. Il nonno però non si sarebbe limitato solamente a fare "il solletico" alla piccola. Come spiega l'Arena, l'uomo avrebbe indugiato sulla bambina con "strani giochi". Sul caso ora è sopraggiunto il processo d'appello a Venezia, che ha ridotto la pena a quattro anni, con stessa accusa.

A raccontare l'orribile vicenda alla madre era stata la piccola vittima. Particolari scabrosi a dir poco, su ciò che il nonno la obbligava a fare. I fatti risalirebbero al periodo di "ospitalità" in casa del suocero, tra dicembre 2009 e luglio 2010. Immediata la denuncia alla polizia che con agenti specializzati raccolsero la sconvolgente testimonianza della bambina.

Come in molti casi, rispettando la procedura, è necessario verificare l'attendibilità del racconto. Per fare questo, oltre al verbale di polizia, il pm si affidò alla perizia medica, che al termine del colloquio non fu pienamente convinto del racconto. Il nonno andò comunque a processo e in primo grado si beccò sei anni. Lunedì, in appello, la pena è stata ridotta a quattro.