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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Il Veneto torna ufficialmente in zona gialla: come cambia la vita da lunedì 26 aprile

In rosso solo la Sardegna, altre cinque Regioni in arancione, il Veneto è zona gialla grazie a un indice Rt pari a 0,71 e un livello di rischio "basso". Incidenza settimanale cala a 127 casi

L'Italia torna a colorarsi di giallo ed anche la Regione Veneto dal 26 aprile sarà nuovamente classificata in tale area di rischio. Sono infatti solo cinque le Regioni che saranno collocate in area arancione, vale a dire Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta, mentre la Sardegna resterà l'unica Regione in zona rossa. Tutte le altre Regioni e Province Autonome sono invece classificate in area gialla sulla base del monitoraggio settimanale di oggi, venerdì 23 aprile. Lo prevedono, secondo ciò che riferisce l'Ansa, le nuove ordinanze che il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in giornata, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia.

Le nuove ordinanze andranno in vigore a partire dal 26 aprile e, dunque, il Veneto sarà nuovamente in zona gialla a partire da lunedì. Per quanto riguarda i dati epidemiologici analizzati dalla Cabina di regia, il Veneto presenta un quadro in miglioramento con l'indice Rt che è sceso a quota 0.71 (era a 0,81 la scorsa settimana), mentre l'incidenza settimanale di positività ogni 100 mila abitanti è anch'essa diminuita a quota 127 casi (la scorsa settimana era a 134 casi). Il livello complessivo di rischio è infine di tipo "basso", il che insieme agli altri fattori del quadro profila uno scenario della Regione Veneto perfettamente compatibile per l'appunto con l'area gialla.

L'indice Rt nazionale di contagio del coronavirus in Italia scende a sua volta e raggiunge quota 0,81, dunque in calo rispetto allo 0,85 della scorsa settimana. È quanto emerge sempre dall'ultimo monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità sull'andamento dell'epidemia per il periodo compreso tra il 12 ed il 18 aprile 2021. Nel monitoraggio si legge che «l’incidenza resta elevata», ed è infatti in Italia a 159 casi ogni 100 mila abitanti, ed è dunque «ancora ben lontana da livelli (50 per 100 mila) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi». Proprio per questo «è fondamentale che la popolazione continui a rispettare tutte le misure raccomandate di protezione individuale e distanziamento in tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo per ridurre il rischio di contagio».

Le regole in zona gialla dal 26 aprile

Da lunedì prossimo torneranno ad essere liberi, dunque senza necessità dell'autocertificazione, gli spostamenti all'interno dell'intera propria Regione, ma anche tra due Regioni zona gialla, come ad esempio Veneto e Lombardia, oppure tra una zona gialla ed un'altra bianca (che al momento però non ci sono). Per raggiungere un'altra Regione gialla partendo da un territorio zona gialla è ammesso transitare attraverso Regioni di altro colore, anche arancioni o rosse. Resterà tuttavia per il momento anche in zona gialla la misura del coprifuoco tra le ore 22 e le 5 del giorno seguente, periodo durante il quale è ammesso spostarsi solo per lavoro, necessità o motivi di salute. 

Per chi è stato vaccinato, è guarito da Covid-19 oppure ha fatto un test rapido o molecolare con esito negativo (durata 48 ore), è possibile ottenere la cosiddetta certificazione verde che consentirà di spostarsi anche verso Regioni arancioni o rosse. Resta inteso che da o verso Regioni arancioni o rosse ci si potrà spostare come sempre anche senza certificazione verde ma per motivi di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute (utilizzando il solito modulo dell'autocertificazione). Allo stesso modo sono ammessi il rientro alla residenza, domicilio o abitazione anche nei territori zona arancione o rossa (Art. 2 comma 1 del decreto-legge "riaperture") e, dunque, pure sul tema delle "seconde case" nulla cambia rispetto a prima.

Dal 26 aprile in zona gialla ci si potrà muovere, tra le ore 5 e le 22, solo una volta al giorno per fare una visita a casa di qualcuno, sempre spostandosi al massimo in quattro persone (esclusi dal computo figli minori di 14 anni, soggetti disabili o non autosufficienti conviventi con chi si sposta). Queste restrizioni sulla visita a casa sono previste in area gialla dal decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 fino al prossimo 15 giugno. La visita a casa si può effettuare dentro l'intera propria Regione gialla, ma anche spostandosi verso un'altra Regione purché gialla (o bianca).

Le scuole torneranno ad essere tutte integralmente con didattica in presenza dall'asilo fino alla terza media ed anche alle superiori per un minimo del 70 per cento della popolazione studentesca. I bar e i ristoranti torneranno a poter effettuare il servizio al tavolo, sia a pranzo che a cena, ma solo nei tavoli all'aperto (tranne quei locali che svolgono servizio mensa per azienda che potranno continuare a farlo anche al chiuso). Se il Veneto sarà ancora in zona gialla, dall'1 giugno 2021, le attività dei  servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio, saranno consentite anche al chiuso, con consumo al tavolo, dalle ore 5 fino alle ore 18.

I negozi saranno tutti aperti, ma rispetto alla bozza del decreto-legge, nel provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale è stato rimosso il passo che consentiva l'apertura nel weekend dei centri commerciali, i quali restaranno dunque chiusi per ora nei fine settimana. Altra importante novità dal 26 aprile è la ripresa in zona gialla delle attività sportive all'aperto, anche per quel che riguarda gli sport di squadra e di contatto. Si potrà dunque tornare a giocare a calcetto, oppure a basket e pallavolo anche tra semplici amici, ma resterà vietato l'uso degli spogliatoi.

Con il ritorno in zona gialla potranno anche riaprire i musei, così come altri luoghi della cultura quali cinema, teatri e sale da concerto. La capienza di tali locali per gli spettacoli non potrà superare il 50 per cento di quella massima autorizzata. All'aperto gli spettacoli potranno essere al massimo per mille persone, al chiuso in ogni caso per non più di 500 persone. Restano però ancora sospese le attività delle discoteche o delle sale da ballo.

Se il Veneto sarà ancora in zona gialla, a partire dal 15 maggio saranno nuovamente consentite le attività nelle piscine all'aperto. Bisognerà invece aspettare fino all'1 giugno perché sempre in area gialla possano riprendere le attività nelle palestre.

Dal 15 giugno, sempre in area gialla, si potranno nuovamente svolgere in presenza le fiere, mentre bisognerà attendere fino all'1 luglio per la ripresa di convegni e congressi. Sempre dall'1 luglio potranno ripartire anche tutte la attività nei centri termali, non più solo quelle a scopo terapeutico o riabilitativo, così come dalla stessa data riapriranno al pubblico i Parchi tematici e di divertimento quali Gardaland.

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