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Cronaca Centro storico / Piazza Erbe

Il Veneto si conferma in zona gialla, ma indice Rt in crescita (anche a livello nazionale)

Sono cinque le Regioni in fascia arancione, solo la Val d'Aosta in zona rossa, tutte le altre gialle. Il Veneto resterà in zona gialla anche a partire dal prossimo lunedì 3 maggio

Sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, in serata il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà le nuove ordinanze che entreranno in vigore dal 3 maggio. All'esito del monitoraggio settimanale di oggi, venerdì 30 aprile, si conferma «la discesa dei nuovi casi e del numero di pazienti ricoverati, ma il quadro complessivo resta ancora ad un livello impegnativo». Lo stesso indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è stato pari in Italia a 0,85 (range 0,80– 0,91), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente quando era pari a 0,81, ma ancora sotto il valore 1 anche nel limite superiore.

La situazione in Veneto

Per quanto riguarda invece la Regione Veneto, viene confermata la classificazione in zona gialla. Tuttavia, alcuni dati del monitoraggio manifestano un lieve peggioramento rispetto a quelli della scorsa settimana: quest'oggi il monitoraggio riferisce infatti per il Veneto di un indice Rt pari a 0.86 (mentre la scorsa settimana era più basso, 0.71), ma che comunque resta ancora al di sotto della soglia critica costituita dal valore 1 (oltre la quale l'arancione diventa assai probabile). Per quanto riguarda la valutazione complessiva di rischio, se la scorsa settimana il livello era "basso", questa volta si è passati a livello "moderato".

A migliorare è invece un altro valore, assai decisivo peraltro, vale a dire quello dell'incidenza di positività settimanale ogni 100 mila abitanti: il monitoraggio di oggi riferisce di 125 casi settimanali ogni 100 mila abitanti in Veneto, dunque in calo rispetto ai 127 casi segnalati venerdì scorso. Qui il valore critico è quello dei 250 casi, poiché oltre tale soglia si passa direttamente in zona rossa.

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La situazione in Italia

Tre Regioni hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni, vale a dire la Campania e la Sicilia, «hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2». L’incidenza è in lenta diminuzione, ma «ancora molto elevata per consentire sull’intero territorio nazionale una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti». Di conseguenza, «è necessario continuare a ridurre il numero di casi anche attraverso le misure di mitigazione volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale».

I nuovi colori delle Regioni in Italia da lunedì 3 maggio saranno i seguenti: Val D'Aosta passa da arancione in zona rossa, mentre la Sardegna da zona rossa diverrà arancione. Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia resteranno zona arancione, mentre tutte le altre Regioni, tra le quali il Veneto, sono confermate in zona gialla.

Nella sintesi del monitoraggio settimanale della Cabina di regia, viene in conclusione affermato che «la ormai prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia».

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