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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Il Veneto resta ufficialmente zona gialla: come cambiano i colori nella altre Regioni d'Italia

All'esito del monitoraggio settimanale confermata la zona gialla per la Regione Veneto

In questa fase delicata dell’epidemia, con una circolazione diffusa di varianti virali a maggiore trasmissibilità, «si confermano segnali di contro-tendenza nell’evoluzione epidemiologica che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente rafforzate/innalzate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale». Lo conferma il monitoraggio della Cabina di regia nazionale che rileva inoltre come «in alcuni contesti, un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19 in area critica».

Italia divisa dai colori - monitoraggio 12 febbraio 2021

Italia divisa dai colori - monitoraggio 12 febbraio 2021

L’incidenza a livello nazionale «è sostanzialmente stazionaria e l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari 0,95, in lieve crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che comprende l’uno». In particolare, due Regioni/Province autonome sono classificate a rischio alto, vale a dire la Provicia autonoma di Bolzano e la Regione Umbria, mentre altre dieci sono classificate a a rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e nove con rischio basso. Per quanto riguarda la Regione Veneto, l'indice Rt è pari a 0,71, mentre l'incidenza di positività ogni 100 mila abitanti nell'ultima settimana è pari a 93,77 e la classificazione complessiva di rischio attribuita alla nostra Regione dall'Istituto superiore di sanità è di livello basso.

Nessuna variazione di colore è dunque prevista per la nostra Regione, con il Veneto quindi destinato a restare zona gialla almeno fino al prossimo monitoraggio. Al contrario a cambiare colore da domenica 14 febbraio saranno tre diverse Regioni, la Toscana, l'Abruzzo e la Liguria, oltre alla Provincia autonoma di Trento. Già in zona arancione si trovano inoltre l'Umbira e la Provincia autonoma di Bolzano che, peraltro, tramite provvedimenti locali hanno al loro interno di fatto delle zone rosse a livello sub-regionale o persino sub-provinciale, cioè sul piano di singoli territori comunali. La Sicilia, al contrario, a partire da lunedì tornerà ad essere zona gialla dopo il purgatorio trascorso in area arancione. Così si legge nel comunicato ufficiale del ministero della Salute:

«Il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, sta per firmare nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da domenica 14 febbraio. Passano in area arancione le Regioni Abruzzo, Liguria, Toscana e la Provincia Autonoma di Trento. La Sicilia passa in zona gialla a scadenza della vigente ordinanza».

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