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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Nuove ordinanze, l'Italia cambia colore: Veneto da zona gialla, ma si resta in arancione

Indice Rt inferiore ad 1, livello di rischio "basso" ed incidenza di positività in calo per il Veneto

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà oggi delle nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 12 aprile. Le Regioni che passeranno in zona arancione sono la Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. A comunicarlo è il ministero della Salute che sottolinea inoltre come l'altro cambio di colore sia quello della Regione Sardegna che, sempre da lunedì, si ritroverà in zona rossa.

Nessuna novità invece sotto il profilo delle norme in vigore dalla prossima settimana per la nostra Regione, con il Veneto che si conferma dunque zona arancione anche dopo il weekend, come peraltro ampiamente previsto. I dati del monitoraggio riferiscono però per il Veneto un indice Rt pari a 0.96, in calo dunque rispetto all'1,12 indicato la scorsa settimana. Il livello di rischio per la nostra Regione è "basso" ed anche l'incidenza di positività settimanale ogni 100 mila abitanti è calata a quota 160 casi (la scorsa settimana erano 227 i casi positivi ogni 100 mila abitanti). In breve, il Veneto avrebbe dei dati compatibili con la zona gialla, essendo l'indice Rt inferiore ad 1 e la valutazione complessiva di rischio "bassa", ma come noto fino al 30 aprile (salvo novità dal Cdm), in base al decreto-legge 1 aprile 2021, n. 44, è previsto che anche nelle Regioni classificabili in zona gialla siano comunque vigenti le norme arancioni (oltre a ciò, va ricordato che la Regione Veneto è stata classificata in arancione soltanto la scorsa settimana e, solitamente, prima di passare ad una fascia di rischio più bassa ne devono trascorrere almeno due con dati in miglioramento).

Secondo i dati del monitoraggio dell'Iss, è in lieve calo il valore dell'Rt nazionale sceso a 0,92, mentre la scorsa settimana era a quota 0,98. In calo anche l'incidenza di positività settimanale ogni 100 mila abitanti che scende a 185 casi su base nazionale rispetto ai 232 della scorsa settimana (la soglia ottimale sarebbe però quella di un valore al di sotto dei 50 casi). Rimane alto ed in aumento il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (15 Regioni e Province autonome rispetto alle 14 della settimana precedente).

Il tasso di occupazione in terapia intensiva (41%) ed in aree mediche (44%) a livello nazionale rimangono al di sopra della soglia critica. A tal proposito nella sintesi del monitoraggio si legge che su scala nazionale «il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri, l’incidenza ancora troppo elevata e l’ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità richiedono l’applicazione di ogni misura utile al contenimento del contagio».

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