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Cronaca

Veneto ancora sul podio per i morti sul lavoro nel I° quadrimestre del 2018

Tra gennaio e aprile sono state 21 le vittime, una in più rispetto al 2017: solo in Lombardia ed Emilia Romagna il numero di decessi è stato superiore. Quattro gli episodi finora registrati nel Veronese

L’emergenza morti bianche in Veneto non si placa. Più di 10 infortuni mortali su 100 in Italia vengono registrati proprio nella nostra regione (l’11,1% dei casi). E l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre lancia l’allarme: “Dopo un decremento registrato lo scorso anno rispetto al 2016, nel 2018, purtroppo, stiamo facendo nuovamente i conti con una tragica risalita”.
Nel primo quadrimestre del 2018 sono state registrate 190 morti bianche morti bianche nel Bel Paese, con un’inquietante media di quasi 50 infortuni mortali al mese. 

Cinque vittime al mese da gennaio ad aprile. Uno ogni settimana. Sono questi, purtroppo, i numeri della tragedia delle morti sul lavoro in Veneto: 21 vittime rilevate in occasione di lavoro dall’Osservatorio mestrino sulla base degli ultimi dati Inail. E il Veneto continua a mantenere il terzo posto in Italia per numero di decessi dopo Lombardia (35) ed Emilia Romagna (22).

“La situazione già di per sé tragica mostra una tendenza al peggioramento rispetto al 2017 quando le vittime erano 20 – sottolinea l'ing. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega – Questo significa che nel primo quadrimestre del 2018 ha perso la vita un lavoratore in più. Un uomo che lascia una famiglia, che interrompe la propria esistenza tragicamente sul posto di lavoro”.

A piangere più vittime è Treviso con 6 decessi, seguita da Verona e Vicenza (4), da Venezia (3), da Belluno e Rovigo con 2 morti. Numeri che vanno quasi al raddoppio quando si considerano anche gli infortuni mortali avvenuti in itinere e che portano il Veneto a 36 vittime totali. Quarantenni e cinquantenni i più coinvolti dal dramma.
“I dati sono importanti – spiega ancora l'ing. Rossato – perché sono la testimonianza di un’emergenza innanzi alla quale il nostro Paese non è riuscito ancora a dare una risposta. Parlo innanzitutto di lacune sul fronte della formazione e di controlli nelle aziende”.

Da dieci anni l’Osservatorio si occupa di studiare l’andamento delle morti sul lavoro in tutto il territorio nazionale, con un occhio di riguardo per il Nordest e per il Veneto in particolare. E la situazione è tragicamente chiara. Anche quest’anno, come è avvenuto spesso dal 2009 ad oggi, spiega l’ing. Rossato “la nostra regione è sul podio per numero di vittime sul lavoro”.

Non volge positivamente nemmeno sul fronte dell’incidenza di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa. Perché, anche in questo caso il Veneto nei primi mesi dell’anno occupa il settimo posto in Italia.

“Siamo consapevoli di quanto possano essere dure queste elaborazioni – conclude il Presidente dell’Osservatorio – ma siamo convinti che siano efficaci per portare alla riflessione un Paese civile come il nostro, in cui non si può continuare ad assistere senza opporre resistenza alla tragedia quotidiana delle morti bianche”.

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