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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Zai / Via Alberto Dominutti

Pfas, la Regione applica i limiti. Luca Zaia: "Sono i più drastici al mondo"

La somma di Pfoa e Pfos non potrà superare i 90 nanogrammi per litro d'acqua, abbassati a 40 nanogrammi nei comuni della zona rossa. Il tetto per l'insieme degli altri Pfas a catena corta sarà di 300 nanogrammi per litro

Il Veneto ha deciso di applicare i limiti più drastici esistenti al mondo rispetto all’inquinamento dell’acqua potabile da Pfas.

Con queste parole, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, insieme agli assessori Bottacin per l'ambiente e Coletto per la salute, ha ufficializzato la decisione di imporre limiti sulla presenza di sostanze perfluoro-alcaliniche nell'acqua. Zaia ha ribadito che non si tratta di un annuncio, quello lo aveva già fatto qualche giorno fa. "È una decisione ufficiale, accompagnata da un’informativa - ha detto il presidente regionale - Indietro non si torna. Vuol dire che il Veneto sarà l'unica regione d’Italia ad avere suoi limiti volti alla difesa della salute dei suoi cittadini. I limiti più stretti del mondo: di più di quelli, nazionali, della Germania, della Svezia, e di quelli del New Jersey. Imponiamo un filtraggio dell'acqua molto aggressivo, che i consorzi acquedottistici dovranno applicare. Sono tutte strutture pubbliche e per questo stanzieremo i fondi necessari per coprire i costi, che calcoliamo in circa un milione di euro all'anno per installare i nuovi filtri e sostituirli quando sarà necessario. Soldi pubblici, che naturalmente chiederemo indietro a chi verrà condannato per l'inquinamento, secondo il principio del chi inquina paga".

I nuovi limiti indicano per tutto il territorio veneto i 90 nanogrammi per litro, intesi come somma di Pfoa e Pfos, considerando il limite di 30 nanogrammi per litro come concentrazione massima di Pfos. Nei Comuni più colpiti, quelli nella cosiddetta zona rossa tra le province di Vicenza, Verona e Padova, il limite di performance per i Pfoa non deve superare i 40 nanogrammi per litro. Per il principio di precauzione viene anche abbassata a 300 nanogrammi per litro la somma degli altri Pfas a catena corta, anche se ancora nessun paese al mondo ha posto questo limite specifico.

Non si fermano però gli attacchi al presidente del Veneto da parte degli oppositori. La consigliera regionale di AMP Cristina Guarda interviene scrivendo che "La vicenda legata ai Pfas non si esaurisce stabilendo i limiti dell'acqua potabile, benché questo sia un passaggio positivo e lungamente atteso. Questa vicenda è l’ennesimo richiamo a rivedere completamente il modello produttivo veneto. Da decenni infatti si continua a mettere in secondo piano la tutela dell'ambiente per dare priorità agli interessi economici".

Mentre il Movimento 5 Stelle attacca sia Zaia che il PD che ha promesso soldi anche per la soluzione dell'emergenza Pfas. "Siamo stufi di campagne elettorali fatte sulla vita dei veneti - dicono i 5 Stelle veneti - In qualsiasi momento Zaia avrebbe potuto abbassare i limiti di inquinanti ed esulteremo solo quando saranno davvero arrivati i milioni di euro che da Roma promettono fin dalla campagna referendaria".

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