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Cronaca Fumane / Borgo di Cavalo

Fumane, ritrovati in una grotta preziosi vasi etruschi rubati

Un agente della polizia provinciale è inciampato su una cassa di legno durante un sopralluogo faunistico in località Cavalo: dentro la scatola monili e vasellame. Si sospetta che qualcuno li abbia trafugati di recente

Un semplice sopralluogo per verificare i danni dei cinghiali si è trasformato nel ritrovamento di preziosi vasi etruschi rubati da chissà dove. La scoperta è di un agente della polizia provinciale in una grotta in località Cavalo, nel comune di Fumane: si trovava in zona, la settimana scorsa, per verificare i danni alle coltivazioni e, notando il terreno smosso in prossimità di una grotta, si è avvicinato per accertare l'eventuale presenza di cinghiali. Il caso ha voluto che, dato il buio, l'uomo inciampasse permettendo di notare una grossa cassa di legno, utilizzata per il trasporto armi, probabilmente risalente all'occupazione nazista della Seconda guerra mondiale.

All'interno della cassa, nascosta da alcuni sassi, sono così emersi vasi e monili, poi dichiarati autentici dalla perizia della Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto. Secondo le analisi i reperti sarebbero di origine etrusca. Secondo la Provincia "si tratta di un importantissimo rinvenimento, sia per il quantitativo dei reperti sia per la loro integrità, che potrebbero essere stati rubati o trafugati da qualche sito archeologico".

Dalle ricostruzioni sommarie, sembra che i reperti non fossero all'interno dela grotta dalla fine della guerra, in considerazione del fatto che la scatola era foderata con fogli di giornale risalenti ad epoca recente. Per questo tutto il materiale è ora sotto sequestro e a disposizione dell'autorità giudiziaria e del Nucleo dei carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale. Le indagini sono in corso.

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