In Veneto usati solo il 64,9% dei vaccini ricevuti: a Verona ora scuola e polizia di Stato
È iniziata nella provincia veronese la campagna di vaccinazione per uomini e donne della polizia di Stato ed il personale scolastico, mentre restano a secco sinora i farmacisti
Secondo i dati ufficiali forniti dal governo, continua a calare il rapporto tra dosi di vaccino ricevute e somministrazioni in Veneto. Stando alle statistiche aggiornate alle ore 15 dell'1 marzo 2021, solo il 64,9% dei vaccini ricevuti dalla nostra Regione sarebbero stati effettivamente somministrati ai cittadini, vale a dire 339.892 dosi sulle 523.440 totali sin qui ricevute. La fascia d'età che in Veneto ne ha ricevute in numero maggiore è quella compresa tra i 50 ed i 59 anni, con ben 77.398 dosi di vaccino eseguite, mentre per chi ha tra gli 80 e gli 89 anni sono state 71.090 le somministrazioni. Nel novero degli over 80 vanno però anche aggiunte ullteriori 15.869 dosi di vaccino somministrate a persone con più di 90 anni.
Sempre a livello regionale, in tutto il Veneto ad ever ricevuto il vaccino sono stati sinora in larga parte gli operatori sanitari e socio-sanitari (177.149), oltre agli ospiti delle Rsa (50.329), mentre si è ancora agli inizi per quel che riguarda il personale scolastico, con solo 12.305 dosi somministrate in tutto il Veneto. Ancor più irrisorio il numero di persone appartenenti alle forze armate che hanno ricevuto il vaccino: 627 in tutto il Veneto.
Nella singola provincia di Verona hanno avuto inizio proprio ieri, lunedì 1 marzo, presso la questura scaligera le attività di somministrazione dei vaccini "Covid-19 Vaccine AstraZeneca" per il personale della polizia di Stato di tutta la provincia di Verona. Le procedure di somministrazione sono dirette dal dott. Angelo Ciotta, medico competente della polizia di Stato per la provincia di Verona e dalla dott.ssa Annamaria Fiorillo, dirigente dell’Ufficio Sanitario della questura di Verona. Alla campagna vaccinale, oltre al personale dell’Ufficio Sanitario della questura, hanno preso parte anche i volontari del Sovrano Militare Ordine di Malta ed i volontari della Croce Rossa e della Croce Verde di Verona. Le attività di somministrazione del vaccino continueranno a pieno ritmo sino al 12 marzo 2021.
Negli scorsi giorni sempre a Verona aveva avuto inizio anche la campagna di vaccinanzione dei vigili del fuoco, mentre uno dei principali nodi problematici sin qui riscontrati riguarda invece i farmacisti che, in queste ore, stanno provando a far sentire la propria voce chiedendo di ricevere quanto prima il vaccino, poiché come spiegato dal vicepresidente di Federfarma Verona Gianmarco Padovani, «il rischio è di mettere in pericolo l'intero sistema» e non si esclude «l'eventualità della chiusura». Da ieri hanno invece già iniziato nella provincia di Verona a ricevere il vaccino tutti componenti del personale scolastico, sia docente che non docente. Le vaccinazioni, secondo le direttive dell'Ulss 9 Scaligera, si stanno svolgendo presso i quattro CVP, i Centri per la vaccinazione della popolazione, allestiti nei Comuni di Verona, Legnago, San Bonifacio e Bussolengo.
I dati forniti da Regione Veneto
Nel complesso, secondo i dati forniti da Regione Veneto ed aggiornati alle ore 18.30 di ieri, lunedì 1 marzo, nel territorio di competenza dell'Ulss 9 Scaligera sono in totale 50.396 le persone cui è stato somministrato il vaccino, alle quali si aggiungono poi le 11.263 vaccinazioni eseguite dall'azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. Sempre secondo i dati forniti dalla Regione sarebbero in Veneto 229.834 le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino e, tra queste, 115.330 quelle che hanno eseguito il ciclo completo con anche il richiamo e la somministrazione della seconda dose.