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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Valverde / Via della Valverde

Vaccini, sospesa la moratoria del Veneto e le opposizioni attaccano Zaia

Il M5S, che sosteneva la battaglia della Regione, definisce il presidente regionale: "Campione di retromarcia", mentre il PD parla di vittoria del buonsenso e di una brutta figura per il Veneto

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha sospeso la moratoria alle nuove norme sui vaccini introdotte dal decreto Lorenzin. Il provvedimento regionale avrebbe permesso fino al 2019 anche ai bambini da 0 a 6 anni di essere ammessi agli asili e alle scuole dell'infanzia pur senza essersi sottoposti ai 10 vaccini obbligatori. Da Roma e non solo si sono fatti sentire contro questa iniziativa del Veneto e Zaia ha deciso di sospenderla, ma non di ritirarla. Il presidente regionale si è infatti affidato al Consiglio di Stato per chiedere un chiarimento sull'interpretazione più corretta da dare al decreto sull'obbligatorietà vaccinale.

Una decisione che dagli avversari politici di Zaia è stata letta come un passo indietro. Il M5S, che sosteneva la battaglia di Zaia contro la coercizione vaccinale è intervenuto con i suoi consiglieri regionali che all'unisono hanno dichiarato: "Conosciamo Zaia e questo atteggiamento non ci stupisce. È il campione della retromarcia. Il Veneto aveva già deciso di ricorrere al Consiglio di Stato, poi Zaia ha deciso di imprimere un'accelerata salvo fare subito dopo retromarcia. Un approccio così sconfusionato su un tema così sensibile non è accettabile. Ci aspettiamo da parte di tutti maggiore accuratezza ed equilibrio".

Sono felice di sapere che ha prevalso il buon senso - ha detto la deputata veronese del PD Alessia Rotta - Il cambio di rotta evita rischi per la salute dei più piccoli e riporta il Veneto in linea con la normativa nazionale. Non si usa la salute dei cittadini  per fare politica, spero che questo sia il segno di una nuova consapevolezza da parte di Zaia, che smetta i panni dell'apprendista stregone per tornare a fare il governatore. La scienza è più forte della propaganda. Mi auguro che anche Salvini lo abbia capito e che la regione sia pronta a collaborare con le altre istituzioni per il bene dei più piccoli.

E sempre dal PD è intervenuta anche la senatrice veneta Laura Puppato che ha parlato di ennesima figuraccia del Veneto. Zaia però ha ribadito la sua posizione anche ieri sera, 7 settembre, intervistato dal direttore del Tg di La 7 Enrico Mentana. "Nessun dietrofront - ha detto il presidente Zaia - Noi restiamo convinti della nostra interpretazione e abbiamo chiesto la conferma del Consiglio di Stato. Noi vogliamo ripetere che il Veneto e l'unica regione in Italia il cui modello vaccinale da 10 anni è fondato sulla non obbligatorietà. Da noi le vaccinazioni si fanno parlando con i genitori".

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