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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Michele / Via San Michele

Speranza: «Allargheremo platea terze dosi». Locatelli: «Fino ai 59 anni nessun vaccinato in terapia intensiva»

Il ministro Speranza ha parlato di dati che «ci indicano una crescita della curva epidemica», mentre il professor Locatelli ha sottolineato l'importanza della vaccinazione: «Fino ai 59 anni di età in Italia nessuno dei vaccinati è stato ricoverato in terapia intensiva. Tra i 60 e 79 anni il rischio è di 21 volte maggiore per i non vaccinati»

Il ministro della Salute Roberto Speranza, il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 generale Francesco Paolo Figliuolo, il coordinatore del Cts Locatelli hanno tenuto una conferenza stampa sulla prosecuzione della campagna vaccinale, presso la sala polifunzionale della presidenza del Consiglio. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha subito chiarito che «sullo stato d'emergenza il governo deciderà nelle giornate immediatamente precedenti alla scadenza». Lo stesso Speranza ha però poi aggiunto: «Ciò che è sotto gli occhi di tutti è che i dati ci indicano una crescita della curva epidemica, ma il governo valuterà poco prima della scadenza dello stato di emergenza». 

Semprre il ministro della Salute ha altresì affrontato il tema dell'obbligo del certificate verde ad oggi in vigore in tutti gli ambiti lavorativi, ma anche per fruire di numerosi servizi e svolgere attività nel tempo libero: «Il green pass è uno strumento decisivo per il controllo epidemico - ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza - perché rende più sicuri i luoghi in cui è utilizzato ed ha avuto un effetto incentivante per la campagna di vaccinazione. Quindi l'intenzione del governo - ha ribadito Speranza - è continuare ad utilizzare questo strumento decisivo e non sono all'ordine del giorno delle modifiche rispetto alla modalità di utilizzo del green pass».

Altro tema di strettissima attualità che il ministro della Salute ha affrontato nel corso dell'odierna conferenza stampa è stato quello relativo alle cosiddette "terze dosi" di vaccino anti Covid, ovvero i richiami per chi abbia già completato il ciclo di vaccinazione primario che ad oggi possono prenotare gli over 60: «Lavoreremo dalla prossima settimana per allargare la dose booster anche ad ulteriori fasce generazionali, - ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza - Dobbiamo ancora recuperare sulle prime dosi e accelerare sulle terze dosi, raccomandate a tutti i fragili indipendentemente dall'età e a coloro che hanno avuto il monodose J&J e per gli over60». 

Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 generale Francesco Paolo Figliuolo ha detto: «Ieri abbiamo superato le 110mila terze dosi effettuate. Il picco quotidiano di terze dosi di vaccino somministrate che ci aspettiamo, lo avremo tra dicembre e febbraio». Lo stesso generale Figliuolo ha poi aggiunto: «Per il 2022 abbiamo già opzionato dosi tali per cui siamo i grado di effettuare la terza dose a tutti quelli che hanno completato qualsiasi tipo di ciclo vaccinale, quindi anche ad alte cifre. Siamo in grado di assicurare a tutti i cittadini le dosi che devono essere somministrate».

Ad intervenire è stato infine anche il coordinatore del Cts, il prof. Franco Locatelli che ha ricordato come il ministro della Salute tedesco abbia parlato di «pandemia dei non vaccinati» e lo stesso Locatelli ha sottolineato come «ci troviamo in un momento in cui il rischio di sviluppare la patologia grave e fatale è significativamente diverso tra chi è vaccinato e chi non lo è». Il coordinatore del Cts Franco Locatelli ha poi aggiunto che «abbiamo il 9% in più dei vaccinati rispetto alla Germania, un successo della organizzazione e della sensibilità popolazione italiana». In merito alla terrza dose del vaccino anti Covid, il prrofessore ha precisato che «è sicura e io stesso l'ho ricevuta senza problemi». Lo stesso prof Locatelli ha quindi aggiunto: «L'analisi dei dati dell'Iss ha documentato che nessuno dei vaccinati fino a 59 anni di età è stato ricoverato nelle terapie intensive». Nella fascia 60-79 anni per i non vaccinati il rischio di finire in terapia intensiva è «di 21 volte superiore rispetto ai vaccinati», mentre tra gli over 80 è di «8 volte superiore per i non vaccinati», ha chiarito il professor Franco Locatelli. Poi un ultimo appello circa i comportamenti individuali: «Vanno evitati assembramenti e partecipazione a feste se non ci sono mascherine».

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