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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Zai / Viale dell' Industria

Crisanti, il virus che «non è scomparso» e il dubbio etico sulla vaccinazione ai più giovani

La previsione del direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova: «A luglio toglieremo le mascherine all'aperto»

Il professor Andrea Crisanti in un'intervista a Sky TG24 è tornato a parlare dell'attuale situazione pandemica in Italia, evidenziando come le cose stiano migliorando gradualmente, ma invitando ugualmente alla prudenza, poiché «il virus non è scomparso». L'analisi del direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova è che ad oggi vi sia «un elevato numero di vaccinati, circa 25 milioni, e probabilmente 14 milioni di guariti e questo fa una massa notevole che blocca la diffusione del virus».

Sarebbe dunque anzitutto per questo che «la curva è in diminuzione», afferma il professor Andrea Crisanti, il quale però non manca di notare quella che giudica una "sproporzione" tra il dato dei contagi rilevati in Italia ed il numero dei morti che, comunque, si sono continuati a registrare nel nostro Paese: «A mio avviso non riflette la situazione attuale in maniera corretta. Dal 26 aprile ad oggi ci sono stati 7 mila decessi che non si giustificano con il numero di casi registrati , in questi mesi avremmo dovuto avere 100 mila contagiati che non abbiamo». 

In merito all'obbligo di utilizzare la mascherine il professor Crisanti ha ipotizzato che, all'aperto, è verosimile si potranno togliere tra circa un mese: «Verso luglio, all’aperto, una volta raggiunta un’elevata percentuale di vaccinati, potremo levare le mascherine», spiega Crisanti che poi indica l'autunno prossimo quale possibile periodo per rimuoverle del tutto: «Le leveremo completamente verso ottobre-novembre, se di dimostrerà che la vaccinazione dura per lo meno un anno». Ma quando finirà la pandemia da Covid-19? Il prof. Crisanti una risposta la fornisce: «Finirà quando svilupperemo un vaccino adatto ai Paesi poveri».

A proposito di vaccini, se con oggi giovedì 3 giugno in Veneto come nel resto d'Italia è possibile prenotare la vaccinazione contro Covid per tutti i soggetti dai 12 anni in su, il prof. Crisanti, pur ribadendo la necessità che anche i più giovani si vaccinino, ha evidenziato una sorta di "dubbio etico" che si correla a tale opportunità: «Devono vaccinarsi, perché se non si vaccinano i ragazzi non raggiungiamo l'immunità di gregge, questa è la ragione molto semplice. Ci sono diversi modelli e calcoli che dicono che senza coinvolgere i giovani sotto i 18 anni non si raggiunge l'immunità di gregge. Ora, - ha aggiunto il professor Andrea Crisanti - questo pone però un problema di carattere etico importante, perché i ragazzi se si ammalano hanno una malattia leggerissima, non ci sono stati decessi sotto i 18 anni in questa pandemia, quindi è chiaro che i criteri di sicurezza devono essere particolarmente elevati».

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