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Cronaca Università / Via San Francesco

Il rettore spara ad alzo zero: "Si salveranno solo gli atenei virtuosi"

Alessandro Mazzucco, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, tratteggia un quadro inquietante per il futuro dell'università scaligera, ma Tosi pensa ancora in grande

"I finanziamenti statali sono troppo bassi e riusciranno a sopravvivere solo le Università più virtuose, ma sarà sempre più difficile anche per loro". È quanto ha detto ieri il rettore dell'università di Verona Alessandro Mazzucco, in occasione dell'inaugurazione del trentesimo anno accademico dell'Ateneo scaligero. 

PAROLE DURE - "L’Università di Verona - proesgue Mazzucco - è a posto per quest’anno ed anche per il prossimo, ma se le cose non cambiano la sopravvivenza è a rischio". "La spesa statale per le Università - ha concluso - è stata abbassata di 23 punti rispetto al taglio della spesa pubblica dal 2009 ad oggi".

I COMMENTI - Anche il sindaco Flavio Tosi è intervenuto ieri mattina, nell’Aula Magna del Polo Zanotto, all’inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013. “La cerimonia di oggi cade in una data particolarmente significativa sia perché decorre il 30° anno di autonomia dall’Università di Padova del nostro Ateneo – ha detto il Sindaco – sia perché si tratta dell’ultima inaugurazione come Magnifico Rettore del professor Mazzucco, al quale rivolgo un doveroso e sincero ringraziamento per i molti e concreti risultati raggiunti dal nostro Ateneo durante la sua guida e per l’impegno costante profuso nel consolidare il legame fra l’Università e la città di Verona. Una sinergia di intenti che ha prodotto e produrrà nel tempo importanti vantaggi sia per l’Ateneo che per Verona e i suoi cittadini, sotto il profilo culturale e dello sviluppo sociale ed economico, grazie al forte impulso profuso nell’attuare politiche di crescita degli spazi per la didattica e la formazione".

I PROGETTI - Il pensiero – ha aggiunto - va sicuramente alla riqualificazione dell’ex caserma Santa Marta, al recupero in atto della Passalacqua, che verrà restituita alla città e all’Università sotto forma di un vero e proprio campus universitario con servizi per studenti, per il corpo accademico, per i cittadini e con un parco pubblico di vastissime dimensioni. Un altro passo importante è la creazione del polo chirurgico Confortini, che oltre ad arricchire la città, rappresenta un grande punto di forza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, frutto dell’integrazione tra due componenti fondamentali della nostra comunità, che ha determinato un vantaggio di sistema per l’intera sanità veronese e veneta”.

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