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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Un corso di studi per pensare i trasporti del futuro

Inaugurato all'istituto Marconi il nuovo indirizzo scolastico "Trasporti e logistica"

Ora c'è una scuola che si occupa di mobilità. Sabato, infatti, l'assessore provinciale all'Istruzione Marco Luciani, ha presentato il nuovo indirizzo scolastico “Trasporti e logistica” dell'Istituto Marconi assieme a: dirigente scolastico della scuola Delfina Varalta, direttore del Ufficio scolastico provinciale Giovanni Pontara, Silvano Stellini presidente Quadrante Servizi, Giorgio Adami dell'associazione autotrasportatori veronesi, Thomas Ambrosi per Apindustria, Sandro Mantovani per le RFI, Ivan Russo docente nella facoltà di economia dell'Università di Verona e Daniele Adami del gruppo Volkswagen.

Il nuovo indirizzo tecnologico partirà da settembre e rientra nella riforma rivolta agli istituti tecnici e vuole essere una risposta alle esigenze di formazione relative ad un ambito che nel veronese è particolarmente importante. In particolare per la presenza del Quadrante Europa. Il quale, posto all’incrocio delle autostrade del Brennero e Serenissima, oltre che delle corrispondenti linee ferroviarie, rappresenta un punto d’incontro nevralgico per il trasporto merci nazionale e internazionale, diretto sia al Centro-Nord Europa sia ai Paesi dell’Est sia verso Francia e Spagna.

Ripartendo dalla formazione tecnica si vogliono sviluppare maggiori competenze durante la fase di organizzazione, progettazione, realizzazione ed utilizzo efficiente degli impianti e dei sistemi di trasporto, ma sopratutto riuscire a far interagire l'attività di trasporto con l'ambiente, nel rispetto delle norme nazionali, comunitarie ed internazionali in materia. Lo sviluppo di queste capacità, unita all'utilizzo di sistemi di assistenza, monitoraggio e comunicazione nei vari tipi di trasporto, deve riuscire a gestire in maniera efficiente il crescente flusso di traffico di merci e persone che ha generato una domanda insistente di sistemi innovativi che possano ridurre l'impatto che questo tipo di economia ha sull'ambiente. L'obiettivo è di generare una mobilità più sostenibile che agisca in modo ecologico, ergonomico, sicuro, economico e tempestivo.

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