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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Stadio / Via Frà Giocondo

Tifosi dell'Hellas alla sbarra: per i tafferugli fuori dallo stadio due assolti e due condannati

Il caso è quello della partita contro Nocerina del 2011, in cui quattro supporter gialloblù furono arrestati con l'accusa di aver provocato disordini lanciando oggetti contro le forze dell'ordine

Dopo quasi due anni di battaglie legali e giudiziarie si chiude finalmente il caso dei quattro tifosi gialloblù portati alla sbarra per i fatti di Hellas – Nocerina. Stando alle accuse i quattro supporter avrebbero scatenato dei violenti tafferugli contro le forze dell'ordine presenti fuori dallo stadio, lanciando oggetti e aggredendo i carbinieri. La difesa, però, sostiene che gli arresti siano stati effettuati prima delle sommosse. Due di loro sono stati assolti, gli altri due condannati a dieci mesi di reclusione con pena sospesa.

PROVE NON RAGGIUNTE - La sentenza del giudice, in ogni caso, farà discutere ancora per parecchio tempo. Il verdetto ha infatti dichiarato che i due ultras assolti sono stati dichiarati liberi di andare perché “la prova della colpevolezza non è stata raggiunta”, questo nonostante le numerose testimonianze fotografiche presentate. Il fatto è che fotografie e dichiarazioni non sembrano concordare con quanto sostenuto da chi procedette all'arresto. Di fronte al bar Nilla, dove i primi tre imputati furono fermati, non era in corso nessuna carica da parte dei militari. “Eppure”, hanno sostenuto le difese, tre dei quattro tifosi arrestati quel giorno, i tre per cui le manette scattarono proprio davanti al locale, “non fuggirono mai perché non vi fu nessuna carica da parte del contingente posto a guardia dei mezzi. Nulla proveniva dal settore Ovest e un testimone vide il contingente dei carabinieri che, tornando sui suoi passi, arrestò i tre che erano nel tratto tra via Fra Giocondo mentre altri tifosi ostili erano nel parcheggio dello stadio”. Due di loro sono stati assolti, il terzo condannato.

IL QUARTO TIFOSO - Caso ancora più strano quello del quarto supporter gialloblù arrestato quel giorno: per lui le manette scattarono almeno 20 minuti dopo gli altri, mentre era con un gruppo di amici in una via laterale. E le difese, a sostegno dell'estraneità degli imputati circa i tafferugli, hanno prodotto proprio i fotogrammi delle riprese di quella giornata e in quelle immagini si nota come prima e dopo gli arresti il contingente non si sia mai mosso. Non solo, a pochi secondi dai fermi il plotone appare in un'altra zona. “Non c'erano ostilità in corso in zona bar Nilla e i lanci di oggetti (come documentato da ulteriori video) iniziarono solo successivamente agli arresti”. E hanno ribadito che non era possibile “che i tafferugli si placassero grazie agli arresti proprio perché gli incidenti avevano inizio oggettivamente ed inequivocabilmente dopo i fermi”. Due assoluzioni con la formula dubitativa e due condanne. Le motivazioni si sapranno solo tra un mese, intanto però resta la rabbia di chi ancora non capisce cosa sia realmente successo quel giorno del 2011.

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