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Cronaca Valverde / Via della Valverde

Verona, Ulss 20, reintegrati Serpelloni e Gomma: accolto il ricorso contro il licenziamento

L'ex direttore del Sert Giovanni Serpelloni era stato licenziato in tronco nel febbraio del 2015, mentre Maurizio Gomma era stato lasciato a casa a novembre. I due sono coinvolti in una diatriba riguardante i diritti intellettuali su un software

Nuova tegola per la direttrice della Ulss 20 di Verona, Giuseppina Bonavina. Il Tribunale del lavoro ha infatti accolto il ricorso di Giovanni Serpelloni, annullando del tutto il provvedimento di licenziamento che lo aveva colpito nei mesi scorsi, e ha disposto una pesante condanna al risarcimento danni e al rimborso delle spese legali in capo alla Ulss. Il giudice del Tribunale di Verona, dott. Marco Cucchetto, ha accolto in pieno tutte le richieste di Serpelloni, ravvedendo nel licenziamento del ricercatore una gravissima e chiara violazione della normativa sui procedimenti disciplinari nel pubblico impiego, e dichiarando pertanto del tutto nulli gli atti relativi alla sua "cacciata".

"Ora - spiega il Codacons - si apre un altro fronte: quello del danno alla collettività derivante da provvedimenti illegittimi annullati dal Tribunale di Verona, da cui scaturiscono pesanti risarcimenti in denaro in favore dei soggetti lesi (Serpelloni e Gomma). Per tale motivo l'associazione rivolge oggi un appello al Governatore Zaia e al Ministro della salute Lorenzin, affinché valutino l'opportunità di disporre il pensionamento anticipato per la dott.ssa Bonavina, le cui scelte hanno fin qui prodotto un evidente danno alle casse pubbliche e, quindi, alla collettività, ottenendo come unico risultato lo smantellamento di una struttura, il Sert, indispensabile ai fini della lotta alle droghe".

Giovanni Serpelloni e Maurizio Gomma sono al centro di una vicenda che verrà presentata in sede civile a breve. I due, insieme al dottor Bosco, sono coinvolti nella cessione dei diritti intelletuali del software MFP al Codacons. Tale passaggio di diritti non è andato giù all'Ulss 20 e i tre medici in servizio al Sert sono stati licenziati, ognuno in momenti diversi.

Come riporta L'Arena, nella sentenza si legge che "La sanzione è affetta da nullità in quanto adottata in violazione delle regole stabilite dalla legge e dalla contrattazione collettiva". Secondo il giudice, il responsabile dell'Ufficio procedimenti disciplinari ha espresso "un parere di conformità a diritto e di adeguatezza della massima sanzione disciplinare, laddove è evidente che non si rinviene la adozione della sanzione che verrà difatti deliberata unicamente dal dg (delibera di disporre il licenziamento) il quale così facendo si è voluto assumere la piena e diretta responsabilità della adozione della sanzione più grave". 

Sempre su L'Arena, la replica del dg Bonavina: "Prendiamo atto, ma noto come anche in questa occasione non una parola viene spesa sulla doverosità e necessità dell'azione disciplinare avviata nei confronti del dottor Giovanni Serpelloni, come se i fatti oggetto di contestazione fossero irrilevanti mentre era stato licenziato perché, con i dottori Bosco e Gomma, si era appropriato di un bene della Ulss 20, cedendolo addirittura ad un terzo". Il software è stato "messo a punto nel corso degli anni utilizzando soldi pubblici (tra cui anche 700 milioni di lire della Regione). Nessuna azienda, tanto meno una pubblica amministrazione, può tollerare che dipendenti si approprino indebitamente di suoi beni e decidano di cederli ad altri. Questa è stata la ragione del licenziamento e della segnalazione alle autorità competenti".

In seguito a tali dichiarazioni, il Codacons ha deciso di querelare la Bonavina. Ecco la nota stampa diffusa dall'ente:

In relazione alle dichiarazioni farneticanti della sig.ra Bonavina apparse su alcuni quotidiani locali, poiché lei accusa i ricercatori di essersi appropriati di un bene dello Stato e lo fa sapendo bene cosa ha sentenziato il Tar del Veneto, e cioè che i ricercatori sono gli autori del programma scientifico che legittimamente è stato ceduto al Codacons, ossia accusa il Codacons del reato di peculato e altri sapendolo innocente , abbiamo dato incarico all' ufficio legale nazionale di presentare denuncia in Procura contro la suddetta per calunnia pluri aggravata e continuata e di chiedere misure cautelari nei suoi confronti per interrompere il disegno criminoso da essa attuato. La denuncia investirà anche il presidente della regione Veneto e il ministro della salute Lorenzin se non provvederanno alla immediata sospensione dal servizio della Bonavina che già ha provocato centinaia di migliaia di euro di danno all'erario.

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