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Cronaca Via Ugo Zannoni

Ubriaco al supermercato e scoperto a rubare, grida, insulta e resiste agli agenti: sarà espulso

L'uomo aveva cercato di appropriarsi di tre paia di pantaloncini al punto vendita Lidl di via Zannoni a Verona, ma è stato scoperto dai dipendenti e poi raggiunto dalle Volanti, prima di iniziare ad agitarsi sempre di più

Sono stati chiamati all'intervento intorno alle ore 20 di lunedì gli agenti delle Volanti della Questura di Verona presso il supermercato Lidl di via Zannoni, dove un giovane di nazionalità gambiana ha tentato di appropriarsi di tre paia di pantaloni corti. Gli stessi dipendenti del supermercato sono riusciti a recuperare la merce, ma l'uomo, evidentemente ubriaco e inosservante dell’obbligo di indossare la mascherina all’interno del negozio, non avrebbe smesso di gridare e di inveire contro i presenti.

Giunti sul posto, i poliziotti gli avrebbero chiesto di fornire le proprie generalità, ma il giovane non solo si sarebbe rifiutato, ma li avrebbe presi di mira con grida e offese. La presenza di molti clienti, tra i quali anche bambini e anziani, a quel punto ha reso necessario far uscire lo straniero dal negozio, ma quest'ultimo si sarebbe rifiutato, opponendosi con vigore agli operatori e tentando di graffiarli e colpirli per sottrarsi a loro. Alla fine, nonostante le difficoltà, è stato condotto negli uffici della Questura: per tutto il tragitto però avrebbe tirato calci e pugni contro la portiera dell'auto di servizio. Arrivato poi in lungadige Galtarossa si sarebbe agitato sempre di più, fino al punto da dover essere ammanettato per evitare che si ferisse mentre tirava testate e pugni ai muri dell’ufficio dove è stato condotto. Per preservare l’uomo dai suoi atti autolesionistici, gli agenti allora si sono rivolti al personale sanitario del 118, che ha proceduto infine a sedarlo.

Lo straniero, che da poco era stato scarcerato e che annovera tra i propri precedenti condanne per spaccio, furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, è stato arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, che lo ha convocato per il giudizio direttissimo nella mattinata di martedì.
Nel corso dell'udienza, il giudice ha convalidato l’arresto, disposto la condanna a dieci mesi di reclusione sostituita con la misura dell'espulsione dal territorio dello Stato.

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