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Cronaca

Tutti concordi in questura "Jacopo e Gianmario 2 eroi"

Il 24enne e il 54enne hanno salvato dalla furia omicida di Said Karikka le rispettive compagne

"Jacopo e Gianmario? Sono stati due eroi". Questa l'opinione del dirigente della squadra mobile Gianpaolo Trevisi sulla dinamica dell'omicidio di Jacopo Mariotto, 24enne, e del tentato omicidio di Gianmario Sias, 54enne, da parte di Said Karikka. L'obiettivo dell'uomo di origine magrebina era Margherita Poddie, la sue ex convivente. E solo lei. Ma la prontezza e il coraggio delle due persone che poi hanno avuto la peggio sono riusciti a salvarla. I due hanno spinto l'aggressore sul pianerottolo dell'appartamento in via Tunisi e hanno ingaggiato con lui una furiosa lotta. Nessuno si era accorto che Karikka teneva tra le dita della mano destra la lama di un coltellino di circa sette centimetri, che ha ferito mortalmente Jacopo. Nella zuffa i testimoni accorsi sul pianerottolo erano convinti che i tre si stessero prendendo "solo" a pugni.

Jacopo ha poi evitato che la figlia di Margherita Poddie, Luana di Lieto, sua fidanzata, venisse presa di mira dall'omicida. La giovane, infatti, era corsa giù dalle scale per chiedere aiuto, subito dopo raggiunta dal 24enne che voleva capire cosa stesse facendo. Lì Luana si è accorta della ferita al petto di Jacopo. Ha tentato di tamponarla. Subito dopo il ragazzo si è accasciato a terra. In quel momento è arrivato Said Karikka, che, alla vista della ragazza, ha iniziato a strattonarla con violenza e a tentare di colpirla. A quel punto Jacopo, colpito a morte, con le ultime energie rimaste si è rimesso in piedi ed è riuscito a mettere in fuga l'aggressore, il cui arresto per omicidio volontario, tentato omicidio, lesioni dolose aggravate è stato convalidato stamattina. Con il suo coraggio ha salvato due vite.
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