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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Truffe agli anziani, banda dalla Polonia sgominata: un episodio anche a Verona

L'operazione dei carabinieri della Compagnia di Genova è arrivata fino al capoluogo scaligero, dove è stato sventato il tentativo di raggiro messo in atto ai danni di una signora di 91 anni

È arrivata fino a Verona l'operazione dei carabinieri di Genova contro le truffe agli anziani, che ha visto al lavoro una task force composta dal personale del Nucleo Investigativo e delle Compagnie e coordinata dal Reparto Operativo, impegnata nel contrasto di questi odiosi reati, che vedono i malintenzionati prendere di mira le persone più fragili e sole. 

Il primo arresto e quattro vittime

Il tutto ha preso il via nel novembre 2021, quando i militari del Nucleo Investigativo ligure, hanno individuato e fermato una 27enne polacca in un hotel a Rapallo. In quella circostanza, nascosti nelle parti intime, le forze dell'ordine recuperarono quattro involucri contenti oro, per un peso complessivo di circa 1,5 chili, e più di 14 mila euro in contanti. Partite immediatamente, le indagini hanno permesso di rintracciare tre anziane, di età compresa tra i 75 ed 85 anni, due delle quali residenti in quel centro ed una ad Albenga, che erano state tuffate con la tecnica del "finto parente". 
Nei confronti della 27enne è stato dunque eseguito un fermo di indiziato di delitto ed è stata condotta nel carcere di Genova Pontedecimo, su disposizione della Procura locale. 
Nei giorni successivi, dopo laboriosi accertamenti, è stata rintracciata anche la proprietaria del quarto involucro, contenente circa 350 grammi di monili in oro, inizialmente non individuata. Si trattava di una donna di La Spezia che, differentemente dalle altre due vittime, non aveva denunciato la truffa subita, forse per quella sorta di imbarazzo che spesso coglie le vittime di questi reati. Contattata dai carabinieri, l'anziana ha confermato di essere stata truffata nel novembe dello scorso anno e ha riconosciuto i gioielli: commossa e felice di tornare in possesso della fede nuziale e di altri preziosi che costituivano un caro ricordo del defunto marito, ha abbraciato e ringraziato le forze dell'ordine. 

Altre tre vittime

L'attività investigativa poi è andata avanti, coordinata dai Pubblici Ministeri Stefano Puppo e Silvia Saracino, e avrebbe permesso di raccogliere altri indizi di colpevolezza nei confronti della giovane di origine polacca riguardo ad altre tre truffe messe a segno il 6 e 7 ottobre 2021 a Genova e Savona, ai danni di persone anziane di età compresa tra i 79 ed 83 anni: i carabinieri dunque hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’ufficio Gip del Tribunale di Genova.
Questi tre episodi avrebbero avuto luogo nei quartieri di Sampierdarena e San Teodoro di Genova e a Ciantagalletto, frazione del Comune di Savona. In queste occasioni la 27enne, supportata da complici dislocati nel paese d’origine, si sarebbe presentata presso le abitazioni delle vittime, facendosi consegnare denaro contante e monili in oro per un valore di oltre 20 mila euro.

L'episodio di Verona

Dal monitoraggio su strada di individui con pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio, in particolare di quelli non residenti nel Genovese, è stata individuata dai carabinieri un'altra coppia di cittadine polacche, che è stata pedinanta ed osservata. 
Dopo una brevissima permanenza nel capoluogo ligure e in alcuni centri del Tigullio, le due si sarebbero spostate a Verona, dove i servizi di osservazione sono stati svolti con la collaborazione dei militari scaligeri, permettendo di fermare una delle sospettate mentre si faceva consegnare da una signora di 91 anni un sacchetto con all'interno tutti i suoi gioielli. Secondo quanto appurato dalle forze dell'ordine, nell'occasione l'anziana era stata chiamata da un uomo che, fingendosi un poliziotto, l'aveva avvisata che il figlio era stato trattenuto in ufficio di polizia poiché coinvolto in un grave incidente stradale e che bisognava quindi pagare una "cauzione" perché venisse rilasciato. 
La cittadina polacca ritenuta l'esecutrice materiale del reato è stata dunque arrestata, mentre la seconda donna è stata deferita in stato di libertà. In possesso delle due inoltre, che alloggiavano temporaneamente in un hotel di Verona, sono stati trovati numerosi cellulari, sim card polacche e tedesche e denaro contante. 

Truffa "del finto parente"

Il modus operandi utilizzato per l’esecuzione di queste truffe con la tecnica denominata “del finto parente”, prevede un preventivo contatto telefonico con le persone anziane a cui viene fatto credere di essere un parente che richiede con urgenza denaro e gioielli per coprire spese legali conseguenti ad incidenti stradali o per acquistare costosi medicinali per guarire dal COVID o per pagare costose cure mediche improvvise.
I carabinieri raccomandano di segnalare e denunciare sempre episodi di questo tipo, aiutandoli così a contrastare questi reati. Viene puntualizzato infine che in caso di incidenti stradali e/o di accompagnamenti di persone presso gli uffici delle forze dell'ordine, non viene mai richiesta alcuna somma di denaro/cauzione per il rilascio della persona fermata.

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