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Cronaca Villa Bartolomea / Via Rodigina

Truffa dello specchietto a Spinimbecco, due nomadi arrestati

Numerose segnalazioni erano giunte ai carabinieri della Bassa Veronese: l'ultima ha permesso di stanare i due giovanissimi di 17 e 20 anni che girava per le strade in attesa di un anziano da "spennare"

Erano state numerose le segnalazioni raccolte dai comandi dell’Arma della Bassa Veronese in merito a truffe perpetrate o tentate con l’espediente del falso incidente stradale. Loro stessi, due nomadi italiani di origine siciliana di 17 e 20 anni, erano molto conosciuti per questa specialità. L'ultimo colpo che avevano messo a segno è avvenuto a Spinimbecco, frazione di Villa Bartolomea.

IL SISTEMA DI TRUFFA - La “tecnica” è sempre la stessa: il truffato sente un forte rumore e dopo poco si vede un veicolo alle spalle il cui conducente fa cenno di accostare. Poi arriva l'accusa di aver urtato, in fase di incrocio, lo specchietto retrovisore del proprio mezzo, rompendolo. Le “vittime” vengono di solito scelte tra le persone anziane o le donne, e generalmente quando sono sole. A questo punto scatta il meccanismo del raggiro: viene proposta una soluzione amichevole, con il rilascio di una cifra di denaro a risarcimento del danno. Il truffatore parte da una cifra consistente, consentendo alla controparte di mediare con una proposta sicuramente inferiore. Il presunto danneggiato accetta continuando a lamentare il danno e l’esiguità del rimborso, celando la sua soddisfazione: la somma pattuita, di solito 50 o 100 euro, viene corrisposta subito e in contanti e le parti si allontanano. In questo modo la truffa si può dire riuscita.

LA VITTIMA PRESCELTA - Stavolta però, non è andata del tutto bene ai due “caminanti di Noto”. Mercoledì scorso avevano messo in atto la loro tecnica a Spinimbecco: avevano individuato la vittima perfetta, un pensionato 83enne del luogo, che viaggiava a bordo della sua autovettura. Il malcapitato, caduto nella rete dei truffatori, aveva subito pagato 50 euro. Come spiegherà ai carabinieri, subito dopo aveva realizzato di essere stato raggirato ed era corso all’ufficio anagrafe del Comune di Villa Bartolomea per fare denuncia. L’impiegata ha così avvisato i carabinieri di Castagnaro che hanno cominciato a pattugliare le possibili vie di fuga. Proprio su via Rodigina, tra Spinimbecco e Castagnaro i militari sono riusciti ad individuare i due truffatori a bordo di una Fiat Punto di colore grigio con lo specchietto rotto. A bordo i due truffatori: Gelsomino Di Giovanni, 20 anni e la sua ragazza di 17, entrambi residenti a Noto (Siracusa). Su di loro ci sarebbero indagini in corso a Parma e a Bologna, per lo stesso raggiro. Stamattina, dopo l'udienza di convalida dell'arresto, la coppia è stata rilasciata. Per il 20enne è scattato l'obbligo di dimora a Bologna

"CHIAMATE IL 112"- I carabinieri colgono l'occasione di mettere un'altra volta in allerta tutti i cittadini: "Il sistema ha un fondamento di psicologia - spiegano i militari di Legnago -, e cioè quello di mettere a disagio e far disorientare il soggetto, per piegarlo alla propria volontà. Le minacce, più o meno velate, sono diverse: dalla denuncia all’assicurazione, con conseguente aumento della polizza, all’intervento delle forze dell’ordine, con riflessi sulla patente. Per questo si raccomanda ancora una volta, soprattutto alle categorie di persone più deboli, di diffidare sempre di chi non si conosce e formula richieste strane e inusuali, non avendo remore ad avvisare immediatamente il 112"

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