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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Studentessa truffata online: sottratti i soldi della borsa di studio dal conto e recuperati con Adiconsum

È quanto accaduto una veronese, che ha visto volatilizzarsi gli oltre 3 mila euro che le erano stati accreditati, dopo aver cliccato su in presunto link di Poste Italiane. «Le truffe di questo genere stanno diventando ormai giornaliere», ha detto l'avvocato Silvia Caucchioli

Solamente il giorno precedente le era stata accreditata la borsa di studio sul suo conto corrente di Poste Italiane, che però ha visto volatilizzarsi per essere stata vittima di una truffa online. La studentessa veronese si è così rivolta alla sezione scaligera di Adiconsum, grazie alla quale è riuscita a recuperare l'importo che le era stato sottratto.

L'associazione dei consumatori spiega che la ragazza aveva cliccato su un presunto link di Poste Italiane, che le chiedeva di confermare una transazione. Conclusa l'operazione il sito l'avrebbe bloccata e, a distanza di qualche giorno, la studentessa ha scoperto che le era stato sottratto un importo di oltre 3 mila euro: «La somma corrispondeva alla mia borsa di studio che avevo ricevuto proprio il giorno prima - ha raccontato la vittima, Silvia U. -. Dopo aver denunciato il fatto ai carabinieri mi sono rivolta ad Adiconsum Verona». 

L'associazione ha presentato ricorso all’ABF, organo di risoluzione alternativa delle controversie, contestando quanto successo e chiedendo la restituzione di quanto indebitamente sottratto alla socia. In pendenza della procedura, Poste Italiane ha proposto una soluzione transattiva offrendo un rimborso integrale.

L’avvocato Caucchioli, consulente Adiconsum, afferma che «le truffe di questo genere stanno diventando ormai giornaliere, vi ricordiamo che è possibile ottenere una tutela rivolgendosi all’ABF (arbitro bancario e finanziario) organo imparziale e indipendente che può pronunciarsi su controversie che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. Rappresenta un'opportunità di tutela più semplice, rapida ed economica rispetto a quella offerta dal giudice ordinario».

«Soddisfatti e orgogliosi del lavoro svolto dai nostri consulenti, non ci resta che fare i migliori auguri per il proseguio degli studi della nostra associata e ricordare ai consumatori di porre molta attenzione ad ogni messaggio o email che si ricevono e, in caso di dubbi, consultare solo il portale ufficiale dei propri istituti di credito (app, sito internet o recandosi negli uffici)», ha dichiarato il dottor Davide Cecchinato Presidente Adiconsum Veneto.

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