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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Borgo Venezia / Via Montorio

Truffa e deruba delle anziane ma una lo chiude in cantina in attesa dei carabinieri

Una signora lo aveva riconosciuto come l'uomo che le aveva sottratto il portafogli qualche giorno prima e lo aveva costretto alla fuga. Un'altra, poco dopo, lo ha sorpreso mentre rubava nel suo scantinato

La collaborazione di due donne del 1933 hanno permesso ai carabinieri di mettere le mani Cesare Caravella, del 1969 e originario di Molfetta, che si è reso autore di alcuni furti in abitazione ai danni di anziani precedentemente ingannati. 
Il primo episodio risale all'11 maggio, quando la prima delle due signore sente suonare il citofono di casa. La signora risponde e dall'altra parte sente un uomo che le chiede se può salire a recuperare il pallone che è finito sul suo balcone. La donna naturalmente gli apre, aspetta e una volta salito va in cerca della pallone che però non trova. Al suo ritorno lui è ancora sull'uscio, in qualche modo giustifica l'errore, dopodiché se ne va. Dopo qualche minuto la donna vede che il suo portafogli non c'è più e li capisce l'inganno: si reca quindi dai carabinieri per sporgere denuncia, affermando che se lo avesse rivisto sarebbe stata in grado di riconoscerlo. 

Tre giorni dopo, ossia giovedì, un uomo suona al citofono dicendo che c'è la posta. L'anziana allora scende pensando che ci sia una raccomandata ma non trova nessuno e decide quindi di risalire. Quando però ritorna sul suo pianerottolo, ecco che rivede Caravella, vestito con una maglietta verde. La donna inizia ad urlare e il malvivente si dilegua. Rientrata in casa chiama subito i carabinieri per avvisarli della cosa, descrivendo minuziosamente il suo abbigliamento. 

Dopo soli pochi minuti però, alla stazione arriva la chiamata di un'altra donna, sempre del 1933, che afferma di aver sorpreso un uomo nella sua cantina mentre rubava, riuscendo anche a chiuderlo dentro. Arrivati sul posto, i militari si sono trovati davanti Caravella, vestito proprio come aveva detto la prima anziana. 
Il malvivente questa mattina è comparso davanti al giudice per la convalida dell'arresto: alle spalle aveva già numerosi precedenti per reati specifici e il giudice lo ha quindi condannato agli arresti domiciliari a Molfetta. 

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