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Cronaca Bardolino

Un anno di inganni ai danni di un anziano: 35 enne ai domiciliari

Aveva sfruttato la malattia del 75 enne per ottenere il controllo del suo patrimonio, facendosi aprire i conti correnti. A ottobre si deciderà se l'uomo otterrà una pena ridotta

Quasi un anno di truffe alla luce del sole e di sfruttamenti economici, il tutto reso possibile dai problemi medici della vittima. Un orribile abuso iniziato ad agosto dell'anno scorso e proseguito fino al maggio scorso, quando finalmente sono intervenute le forze dell'ordine. La vittima della circonvenzione ha 75 anni e soffre di quella che i medici definiscono come una “grave atrofia della corteccia cerebrale”, che porterebbe ad una “compromissione grave della capacità di giudizio”. Una vittima perfetta, insomma, per il 35 enne senza scrupoli che quasi un anno fa l'ha avvicinato per sfruttare il suo patrimonio. Il 24 maggio l'uomo è stato arrestato con l'accusa di circonvenzione d'incapace e rinchiuso nel carcere di Montorio. Ora, dopo tre mesi di prigione, il suo difensore, ha ottenuto gli arresti domiciliari nella casa della madre a Valeggio.

Secondo la ricostruzione dell'accusa i primi incontri tra l'anziano e il suo “carnefice” sono avvenuti nella pizzeria di proprietà del 75 enne. Conquistata in breve la fiducia dell'anziano, il giovane è riuscito in poco tempo a farsi affidare la gestione di conti correnti e proprietà, sfruttandoli per i suoi fini. Incredibili le testimonianze, che tracciano un quadro chiarissimo di quanto avvenuto: c'è la descrizione di chi ha assistito al rogito per la vendita della pizzeria di proprietà dell'anziano, che racconta come il 70 enne fosse completamente in balia del suo giovane “amico” durante la firma dell'atto. “Era legato a lui da un'indefinita dipendenza psicologica, si girava verso l'altro ogniqualvolta veniva posta una domanda e gli chiedeva conferma o cosa doveva rispondere, oserei dire che era come un burattino”. Queste le parole del teste, che descrivono come il giovane stringesse ormai fermamente i cordoni della borsa. Le indagini dei carabinieri di Bardolino hanno poi evidenziato un conto corrente aperto in un istituto bancario con provviste fino a 63 mila euro sul quale poteva operare il truffatore. I militari hanno poi trovato diverse auto noleggiate dal giovane le cui fatture erano pagate dall'anziano. C'è una carta ricaricabile a disposizione dell'accusato utilizzata per una somma di 7400 euro. L'imputato era arrivato a far accendere all'anziano un finanziamento in banca di 23.330 euro per l'acquisto di una Touareg Volkswagen senza che l'anziano ne conoscesse l'esistenza, rivenduta poi dal truffatore per 12 mila euro, finiti nel conto sul quale solo lui poteva operare anche se intestato alla vittima. Il giovane era arrivato a farsi pagare l'affitto di una casa in località Fornaci a Peschiera nella quale, peraltro, i carabinieri di Bardolino hanno trovato oltre a scontrini di oggetti acquistati dal veronese, anche gli effetti personali di una ragazza straniera.

Ora, mentre le indagini proseguono, il 35 enne si è dichiarato colpevole dei fatti, elemento indispensabile per ottenere i domiciliari, e il suo avvocato sta portando avanti una battaglia per una pena più leggera. Se il gup accoglierà l'accordo per una pena a 2 anni e 4 mesi, il sigillo arriverà solo agli inizi di ottobre quando si celebrerà l'udienza preliminare.

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