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Cronaca

Truffa all'esame patente Due autoscuole nei guai

Giovani pizzicati con trasmittenti. Pagavono le agenzie per superare il quiz

"Concorso in truffa aggravata". Questa l'accusa avanzata a due autoscuole veronesi, dopo le indagini dalla polizia di Stato di Verona. Un'organizzazione che “aiutava” i candidati a superare i quiz nel corso degli esami di teoria presso la motorizzazione civile della provincia. L’operazione, denominata dalla questura scaligera “patenti guida-te”, è il frutto di un’attività di polizia congiunta, svolta dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dalla squadra mobile.

L’indagine, partita il 25 gennaio scorso e soltanto oggi resa nota dalla Polizia di Stato, è nata dalla segnalazione di un esaminatore della motorizzazione civile di via della Genovesa, il quale, nel corso di una prova teorica a quiz per il conseguimento della patente di guida categoria “B”, aveva sorpreso uno dei 26 candidati, proveniente da una autoscuola di Verona, con addosso un kit elettronico, per mezzo del quale, riusciva a comunicare con l’esterno. L’esaminatore, insospettito dal rumore emesso da una radio trasmittente, ha invitato il candidato a mostrare il contenuto del giubbotto, dal quale, una volta aperto, fuoriusciva un’antenna collegata con dei cavi elettrici ad altri congegni che andavano a formare un vero e proprio apparato video-audio ricetrasmittente, collegato a sua volta ad un telefono cellulare modificato e ad un sofisticato auricolare senza fili. L'operazione ha portato al rinvenimento di un analogo kit addosso ad un’altra candidata, di 19 anni, la quale aveva appena terminato tutti i quiz e proveniente dalla seconda autoscuola associata di Verona. Accompagnati in Questura, presso gli uffici della Squadra Mobile, i due ragazzi confessavano agli investigatori la truffa, finalizzata al superamento dell’esame teorico per il conseguimento della patente di guida.

Truffa che veniva praticata dalle due autoscuole, le quali, dotando dell’apparecchiatura ricetrasmittente i candidati iscritti alle loro agenzie, dietro un compenso economico di almeno mille euro, comunicavano a loro in diretta e a distanza, le risposte dei quiz durante le prove d’esame. A seguito del reato accertato, la Polizia ha proceduto al sequestro di tutti i dispositivi elettronici utilizzati per il compimento della truffa ai danni della Motorizzazione Civile di Verona e ad indagare cinque persone, incensurate, tra cui i due ragazzi candidati, per il reato di concorso in truffa aggravata. E’ ora al vaglio degli inquirenti tutta la documentazione acquisita presso le sedi delle due Autoscuole, per accertare altri casi analoghi commessi nel corso degli anni.

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