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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Garda / Viale San Carlo

Si travestivano da agenti per fermare le auto e farsi consegnare soldi dai guidatori

Questa l'ipotesi di carabinieri e polizia locale, che hanno denunciato tre persone, due uomini ed una donna pregiudicati, fermati nella giornata di sabato a Garda per un controllo

Possesso di segni distintivi contraffatti, ricettazione, possesso ingiustificato di grimaldelli e porto di armi ed oggetti atti ad offendere. Sono queste le accuse che hanno portato i carabinieri della stazione di Bardolino, con la collaborazione della Polizia locale di Garda, a denunciare in stato di libertà due uomini ed una donna, tutti già gravati da precedenti di polizia. 

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Era il primo pomeriggio di sabato, quando i militari supportati dai vigili hanno fermato e sottoposto a controllo una Fiat Punto di colore blu sospetta, in viale San Carlo a Garda. Al momento di procedere con le verifiche, tutti e tre gli occupanti del mezzo avrebbero mostrato uno strano stato di agitazione, che ha immediatamente insospettito gli operanti: effettivamente dall'analisi della banca dati in uso alle forze di polizia, sono emersi numerosi precedenti in materia di reati contro il patrimonio a carico dei tre. In particolare, il conducente aveva alle spalle precedenti per ricettazione, rapina, estorsione, furti in abitazione, evasione, possesso ingiustificato di grimaldelli, possesso di segni distintivi contraffatti, porto di armi od oggetti atti ad offendere; a carico del passeggero c'erano invece precedenti di polizia per ricettazione, furti in abitazione, evasione, falsità materiale commessa dal privato, lesioni, falsa attestazione a pubblico ufficiale, violazione di domicilio, possesso ingiustificato di grimaldelli, rapina, violenza sessuale, porto di armi od oggetti atti ad offendere; mentre la donna sul sedile posteriore vantava pregiudizi di polizia per furto aggravato. 
Il controllo dei documenti di circolazione inoltre ha messo in luce il fatto che sia la targa anteriore che quella posteriore erano state alterate: del nastro adesivo era presente sulla seconda lettera, che dall'originaria "P" era stata trasformata in una "R". Il conducente a quel punto avrebbe provato a staccare il nastro, ma la sua mossa non è sfuggita agli occhi delle forze dell'ordine, che l'hanno recuperato. 

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Vista questa mossa e i loro precedenti, carabinieri e Polizia locale hanno dato vita ad una perquisizione personale e del veicolo, che hanno dato i loro frutti
La prima ha dato esito positivo solo sul passeggero anteriore, trovato in possesso di una pinza di metallo della lunghezza di 9 centimetri, nascosta nella tasca sinistra della giacca. 
Quella del mezzo invece ha permesso alle forze dell'ordine di rinvenire molto altro materiale. A disposizione del conducente c'erano: nella tasca laterale dello sportello anteriore sinistro, un rotolo di nastro adesivo di colore nero, verosimilmente dello stesso tipo utilizzato per alterare le targhe; una torcia riposta sotto il suo sedile e un binocolo di colore nero riposto nel portaoggetti, vicino alla leva del cambio.
A portata del passeggero seduto sul sedile anteriore sono state invece trovate una pinza taglia fili con manico di colore giallo della lunghezza di 10 centimetri, una pinza da elettricista a punta con manico colore nero della lunghezza di 20 centimetri (entrambe riposte nella tasca laterale dello sportello anteriore), una chiave inglese in metallo della lunghezza di 14 centimetri e un nastro isolante nero riposti nel portaoggetti.
Nella zona dove si trovava la donna, nella parte posteriore del veicolo, sono stati rinvenuti un cappello con visiera di colore blu riportante la scritta “Polizia” riposto nella tasca posteriore del sedile anteriore lato passeggero e sul sedile posteriore una giacca di colore grigio dotata di stemmi omerali riportanti scritta “Policija RH MUP” su ambo le maniche, oltre ad una giacca mimetica completa di stellette militari, cucite su bavero e scudetto con bandiera italiana, appartenente all’esercito.
Inoltre, sempre sul sedile posteriore della vettura, carabinieri e polizia hanno scovato una pistola a piombini di colore nero, alterata al fine di eliminare tappo rosso e riproducente Beretta 92FS quale arma in suo alle forze dell’ordine;  pistola a salve mod. AP92, di colore argento, calibro 8 millimetri, completa di caricatore provvisto di 8 colpi marca G.F.L. calibro 8 millimetri, anche questa modificata per eliminare tappo rosso; ed una paletta riportante il logo riflettente “ Polizia Locale di Goito”.

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Secondo quanto riferito dai carabinieri, i tre avrebbero avuto un modus operandi molto subdolo. Fingendosi finanziere o poliziotto, il conducente intimava l’alt ai veicoli in transito, qualificandosi come appartenente alle forze di Polizia. A quel punto paventava infrazioni al codice della strada che avrebbero comportato il sequestro del mezzo, così, per evitare di procedere alla formale contestazione, induceva gli automobilisti a consegnargli denaro contante per la risoluzione bonaria dell’infrazione.
A sostegno di questo, le taglie delle due divise rinvenute risulterebbero corrispondenti alla struttura dei due controllati.

Tenuto conto di ciò, i militari hanno ritenuto estremamente probabile che i tre volessero mettere a segno crimini analoghi, così il materiale è stato messo sotto sequestro e il veicolo sottoposto a fermo amministrativo perché circolava con targhe alterate. Mentre per i tre è scattata la denuncia. 

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